La Commissione paritetica, composta da membri del Ministero dello Sviluppo economico e della Rai, ha approvato la versione definitiva delle Linee guida previste dal Contratto di servizio tra MISE e RAI 2018/2022, cui dovranno essere ispirate le intese tra la stessa azienda e le associazioni di categoria dei produttori, maggiormente rappresentative, in ordine alla durata e all’ambito dei diritti di sfruttamento radiofonico, televisivo e multimediale.
L’approvazione è stata preceduta da un ampio confronto con i principali stakeholder del settore, che ha consentito di esaminare, con un approccio ampio ed inclusivo, tutti gli aspetti relativi alle dinamiche evolutive del mercato italiano inerenti la produzione audiovisiva, la definizione della durata e l’ambito nello sfruttamento dei diritti sulle diverse piattaforme di diffusione, radiofonica, televisiva e multimediale.
La Commissione paritetica aveva sottoposto, nei mesi scorsi, a consultazione pubblica lo schema di Linee guida, partendo dal presupposto che il documento, pur avendo ad oggetto la negoziazione condotta nell’ambito del servizio pubblico radiotelevisivo, potrà rappresentare un modello per l’intero mercato nazionale di riferimento; nel corso della consultazione è stata audìta anche Confindustria Radio Televisioni, con il Presidente Franco Siddi e il Direttore Generale Rosario Donato.
La consultazione pubblica ha consentito di acquisire il punto di vista di tutti gli attori del mercato su un tema particolarmente importante, frutto della collaborazione tra Mise e Rai: lo sviluppo dell’industria dell’audiovisivo e la valorizzazione delle capacità produttive, imprenditoriali e culturali del Paese, nel segno di una maggiore efficienza e pluralismo.
Come ha affermato il Ministro Luigi Di Maio: “Il mercato della produzione audiovisiva italiana è un volano dell’economia e della cultura del nostro Paese, in cui la RAI gioca un ruolo determinante, investendo ingenti risorse finanziarie. In un settore strategico che evolve a velocità mai viste prima, il servizio pubblico deve puntare con decisione su contenuti di qualità e dal respiro internazionale, sperimentando formati e linguaggi nuovi e avviando progetti innovativi, nelle produzioni e coproduzioni di fiction, cinema, prodotti di animazione, documentari e altre opere audiovisive”.
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