20 ottobre 2016.
Riceviamo e pubblichiamo dal “COORDINAMENTO NAZIONALE CORECOM”
Il Coordinamento nazionale dei presidenti di Corecom, valutata la situazione venutasi a creare in riferimento all’approvazione delle singole graduatorie regionali per l’accesso ai contributi di cui alla legge 448/1998, e preso atto delle sollecitazione che provengono da più parti, precisa che i ritardi sono esclusivamente motivati dalla complessa realtà determinatasi con il bando approvato dal Mise il 6 agosto 2015.
In quella circostanza, infatti, veniva ribadita l’esigenza di dover procedere, come negli anni passati, all’accertamento della regolarità contributiva per tutti i dipendenti di ogni emittente, con l’aggiunta, che costituiva una novità assoluta, che l’accertamento dovesse essere fatto espressamente fino al momento di presentazione della domanda per partecipare all’assegnazione. Ma il bando non aveva tenuto conto del fatto che più di due mesi prima era intervenuto il decreto del Ministero del lavoro pubblicato sulla G.U. il 1° giugno 2015, che, introducendo modifiche sul regime del cosiddetto “durc on line” (“Semplificazione in materia di documento unico di regolarità contributiva”), aveva reso nei fatti impossibile poter ottenere certificazione riferita a data certa, cioè al giorno di presentazione della domanda.
Questa iniziale anomalia ha prodotto il primo dannoso effetto che, perdurando l’incertezza sulle determinazioni da assumere, ha irrimediabilmente pregiudicato la celerità dell’azione dei Corecom ed è stato solo parzialmente superato dalla Circolare esplicativa del Mise data 1° agosto 2016 che rispondeva a precisi interrogativi ad esso sottoposti da alcuni Corecom in merito al mutato quadro delle norme sopravvenute.
A questa problematica di base, comune a tutti, si sono poi aggiunti ulteriori quesiti sollevati da singoli Corecom su singole situazioni locali, ai quali il Mise, a tutt’oggi non ha dato completa risposta. Ed ognuna di queste questioni è dirimente per il Corecom che l’ha posta e gli impedisce di portare a compimento l’iter istruttorio propedeutico all’approvazione della graduatoria.
Così stando le cose appare evidente che, in attesa che vengano predisposte le condizioni di totale agibilità amministrativa per tutti i Corecom ancora in attesa, il Coordinamento non può che sollecitare il Mise a procedere comunque, nelle more, alle anticipazioni previste e già in passato praticate, nei confronti delle emittenti di quelle regioni i cui Corecom hanno già provveduto all’approvazione delle graduatorie, secondo quanto disposto dalla L. 388/00 che, all’art. 145 c. 19, recita testualmente: “[…] In caso di ritardi procedurali, alle singole emittenti risultanti dalla graduatoria formata dai comitati regionali per le comunicazioni […] è erogato, entro il predetto termine del 30 settembre, un acconto, salvo conguaglio, pari al 90 per cento del totale al quale avrebbero diritto […]”.
Felice Blasi
Coordinatore nazionale Comitati Regionali per le Comunicazioni