Politiche pro innovazione che razionalizzano gli strumenti esistenti, con un occhio alla promozione del Made in Italy e della ecosostenibilità: è quanto emerge nel corso dell’audizione sulle linee Programmatiche del MISE presentate dal Ministro dello Sviluppo economico, Sen. Stefano Patuanelli presso la Commissione Attività produttive della Camera dei Deputati, nella seduta del 30 Ottobre 2019. Di seguito si riportano alcuni estratti della Relazione relativi alla politica industriale generale, selezionando alcuni aspetti di interesse anche per le imprese del settore radiotelevisivo.
Piano Impresa 4.0. Allargamento base imprese e pluriennalità. Le novità punteranno a garantire un ampliamento della base di imprese, soprattutto di piccole dimensioni, coinvolte nel processo di innovazione e trasformazione digitale. La transizione da un Piano annuale a una strategia pluriennale per l’innovazione e la trasformazione digitale avverrà attraverso l’introduzione di un unico strumento di accesso agli incentivi, il credito di imposta, articolato su più finalità: ricerca, sviluppo e innovazione; acquisto macchinari; innovazione nei processi produttivi; formazione.
Oltre i super e iper ammortamenti. Le prime edizioni del Piano erano orientate soprattutto al rinnovamento di macchinari obsoleti e poco performanti, sia in un’ottica di mera sostituzione (superammortamento), sia di innovazione attraverso il sostegno all’acquisto di beni tecnologicamente avanzati e interconnessi (iperammortamento). La nuova edizione intende confermare tali obiettivi, ma punterà a introdurne ulteriori due più ambiziosi assicurando un extra vantaggio fiscale a investimenti che concorrono a favorire i processi di trasformazione tecnologica necessari alla transizione ecologica, realizzazione di architetture informative e piattaforme che consentano un’integrazione dei beni materiali e immateriali
Digital Innovation Manager, ITS, Digital Innovation Hub e Competence Centre. Il 7 novembre prossimo sarà operativo lo sportello per la presentazione delle domande per i contributi dedicati al digital innovation manager. Nel 2020 saranno pienamente operativi gli otto Centri di competenza ad alta specializzazione (Competence center), distribuiti sul territorio nazionale con lo scopo di supportare l’innovazione delle piccole, medie e grandi imprese italiane, per favorire il trasferimento di soluzioni tecnologiche e l’innovazione nei processi produttivi e/o nei prodotti. Si potenzierà anche il network del trasferimento tecnologico costituito dai Digital Innovation Hub delle associazioni datoriali e dai PID (punti impresa digitale) del sistema camerale. E’ prevista anche una mappatura con Unioncamere dell’ubicazione e gli ambiti di attività di queste strutture (Competence Center; Digital Innovativon Hub; centri di trasferimento tecnologico; ITS e acceleratori di impresa).
Blockchain, IA: gruppi di esperti e Presidenza EBP.“Siamo pionieri in Europa anche nell’introduzione di nuove tecnologie come la Blockchain per la quale, congiuntamente al tema dell’Intelligenza Artificiale sono stati creati gruppi di esperti di alto livello in grado di elaborare un documento contenente Proposte per una Strategia italiana: quello sull’Intelligenza artificiale è già stato presentato e faremo altrettanto a breve per Blockchain”. Su questo tema a livello internazionale l’impegno del MISE ha portato l’Italia a ottenere la Presidenza della European Partnership (EBP) insieme a Svezia e Repubblica Ceca: “vorremmo continuare a impegnarci su questo fronte così da conferire al nostro Paese un ruolo di leadership nell’ambito dei progetti europei sulla Blockchain”.
Fondo Nazionale Innovazione Con la Legge di Bilancio 2019 è stato introdotto il “Fondo Nazionale Innovazione” e in questi mesi sono state messe in piedi tutte le operazioni con Invitalia e Cassa Depositi e Prestiti necessarie per renderlo operativo (governance): è necessario definire il numero e l’allocazione dei diversi fondi gestiti ed eventuali sinergie con altre iniziative. Si sta lavorando per la costituzione di un comitato specifico per orientare l’azione del Fondo.
Misure orizzontali di semplificazione. Si intende proseguire il lavoro già svolto con l’emanazione del DL n.135/2018, per proporre ulteriori semplificazioni amministrative, particolarmente attese da parte delle PMI dei settori del Made in Italy, superando forme obsolete ed onerose di ingerenza nell’attività delle imprese, previste da normativa risalente agli anni ’50. Lavoreremo su questo cercando di coinvolgere le Associazioni e le altre amministrazioni competenti.
Incentivi alle imprese. E’ in corso un’attività di revisione degli strumenti, volta a una razionalizzazione del sistema degli incentivi e a un’allocazione più efficiente delle risorse finanziarie. Si è partiti con la riforma della legge per le aree di crisi industriale, che semplifica le procedure abbassa la soglia minima di investimento e prevede nuove tipologie di sostegno alla formazione dei lavoratori. Il MiSE pubblicherà, in un prossimo provvedimento, le indicazioni sui criteri e le modalità di concessione delle agevolazioni. Sono in corso analoghe revisioni sulle misura Smart & Start e Nuove imprese a tasso zero.
“Nuova Sabatini” per gli investimenti in beni strumentali: da poco è stata rivista prevedendo l’erogazione del contributo in un’unica soluzione per i finanziamenti di importo non superiore a 100 mila euro e l’innalzamento da 2 a 4 milioni di euro dell’importo massimo dei finanziamenti concedibili per singola impresa.
Banca Pubblica di Investimento a sostegno delle imprese di minori dimensioni che non riescono ad accedere al credito bancario. “Occorre istituire un soggetto bancario pubblico che operi verso il sistema delle micro e piccole imprese spesso fuori dal circuito tradizionale a causa dell’impossibilità di svolgere valutazioni da parte degli istituti di credito che dalla contabilità semplificata non hanno elementi sufficienti per il rating. Strutture simili sono già attive nel resto di Europa in diversi paesi (Germania; Francia; Spagna Regno Unito)”.