Martedì 4 ottobre, nell’ambito del Prix Italia 2022, il presidente di CRTV Franco Siddi è intervenuto all’evento “Sustainable Sound – From Radio to Public Service Audio” nel corso del quale un panel di esperti si è confrontato sulle prospettive della Radio al tempo di piattaforme digitali, algoritmi, comandi digitali e podcast, in occasione della presentazione del volume, coordinato dall’Ufficio Studi RAI, “Ecosistema Audio-suono. Dalla radio all’Audio di servizio pubblico” , del quale l’Ufficio Studi di CRTV ha curato l’analisi del Sistema Audio-Suono visto dall’Italia.
All’evento, aperto dalla Presidente della Rai, Marinella Soldi, hanno partecipato, oltre al Presidente Franco Siddi: Luca Bandirali, DAMS Università del Salento; Tiziano Bonini, Università di Siena; Elena Capparelli, Direttore di RaiPlay e Rai Digital; Graham Ellis, Presidente del Prix Italia, Controller – BBC Audio; Edita Kudláčová , Direttore Radio EBU; Albino Pedroia, Università La Sorbona; Marta Perrotta, Università Roma Tre; Roberto Sergio, Direttore di Rai Radio.
Secondo quanto evidenziato nel corso dell’evento, la Radio rimane la fonte sonora più ascoltata (con oltre il 50% del tempo di ascolto), ma i nuovi formati disponibili hanno influenzato il dispositivo di ascolto. Lo smartphone è il dispositivo più utilizzato in Italia per ascoltare i podcast (79%) e per ascoltare gli audiolibri (81%), e secondo i dati dell’Osservatorio Smart & Connected Car del Polimi circa il 40% del parco auto circolante è composto da automobili connesse. In uno scenario talmente variegato e in trasformazione, è necessaria una riflessione sulle sfide del futuro.
Sistema ibrido. Durante l’intervento il Presidente Siddi ha evidenziato come: “il sistema audio nei prossimi dieci anni sarà sempre più ibridato tra audio lineare, in diretta dal vivo, e digitale con contenuti specifici o on demand. Per fronteggiare questa rivoluzione è necessaria una strategia soft di accompagnamento intelligente che non lasci indietro i pubblici tradizionali, composti perlopiù da anziani, pur guadagnandone di nuovi, anche se, con un audio sempre più frammentato tra i giovani. Lo studio indica che il modo migliore per affrontare la sfida che si sta giocando sul campo dell’ascolto è essere sostenibili sia dal punto di vista ecologico che economico, come ricordato dal Presidente di Radio RAI Roberto Sergio nel corso del dibattito, per competere con i nuovi soggetti che operano nel settore. Facendo tesoro di quanto accaduto in altri ambiti, (come quello televisivo, ndr) bisogna comprendere come accompagnare i processi, in modo da vincere le sfide future“.
DAB+. Il Presidente ha poi illustrato le sfide più importanti che avranno bisogno di essere accompagnate: “Tra questi il DAB è sicuramente un passaggio ineludibile che deve vedere impegnato anzitutto il Paese, e l’Europa, perché l’infrastruttura DAB è necessaria per ammodernare il Paese ed assicurare una qualità di trasmissione audio ovunque. Finché questo processo non riguarderà tutti gli attori del sistema, non sarà possibile dire di fare Servizio Pubblico. Pertanto, è importante che il Paese accompagni questa trasformazione digitale. Finalmente l’Agcom ha approvato a fine luglio il piano frequenze digitali, ma ora è necessario che lo Stato stanzi le risorse necessarie. In questo modo sarà possibile creare una competizione corretta e puntuale tra soggetti.”
Evoluzione delle misurazioni . Un’altra sfida riguarda il sistema delle misurazioni, che nello scenario della radio ibrida, “devono evolversi man mano che il campo si allarga. Se il sistema venisse cambiato di punto in bianco, creerebbe probabilmente uno squilibrio ancora più grande dal punto di vista delle imprese di settore. Il cambiamento va collocato in un ambito molto più ampio”. L’ultima sfida individuata durante l’intervento è quella dell’interdipendenza del lavoro e della connessione continua che portano alla necessità di mettere a punto nuove figure professionali trasversali che lavorano tra loro. Il Presidente ha concluso infine ribadendo il ruolo fondamentale degli editori, perché “solo in parte gli algoritmi e l’intelligenza artificiale possono soddisfare le nuove esigenze in questi passaggi cruciali, soprattutto in un mercato che va sempre più frammentandosi e che vede sempre meno risorse disponibili. E’ necessario affrontare il cambiamento secondo il principio della responsabilità editoriale, che è proprio del sistema radiotelevisivo. E questa è la carta su cui è necessario giocare la sfida più profonda”.
Piattaforma per il monitoraggio. Il Presidente Siddi ha infine anticipato che “Confindustria Radio Tv può annunciare che il suo Ufficio Studi ha impostato una piattaforma di monitoraggio del sistema audio allargato (inclusi i servizi di streaming e i contenuti on-demand come i podcast e audiolibri). Tale database permetterà di elaborare dati ed analisi ad uso interno per gli associati CRTV e, periodicamente, dati pubblici sull’evoluzione del mercato”.
E’ possibile vedere le riprese dell’Evento a questo link