Il progetto monitora l’attenzione andando oltre il concetto che collega la visibilità all’attenzione indicando che il contesto influenza l’attenzione. Promosso da Omnicom Media Group Italia integrando dati raccolti da Ainem e Ipsos, con le indagini effettuate da Nielsen sul dichiarato della fruizione media degli italiani, mira a creare coefficienti di attenzionalità che aiutino i brand a investire in maniera più efficace e allo stesso tempo portare il mercato verso una comunicazione più sostenibile, diminuendo il sovraccarico a cui le persone sono sottoposte.
L’innovativo studio condotto da Omg, Ainem, Ipsos e Nielsen misura l’attenzione all’advertising attraverso variabili e strumenti nuovi che uniscono alle rilevazioni più tradizionali indagini e strumenti quali il neuromarketing, l’AI e il machine learning. Il ricordo di un brand visto in Tv è 3 volte superiore rispetto al mobile e solo il 17% dei break pubblicitari risulta essere interrotto dallo zapping. Inoltre, a conferma dell’importanza rivestita dall’audio nell’attivare l’attenzione, 1 persona su 5 ricorda una pubblicità passata in Tv anche senza aver guardato lo schermo. Dall’indagine emerge anche che le persone dedicano circa 10 secondi di attenzione attiva agli stimoli pubblicitari in Tv, su mobile intorno ai 2 secondi. Le evidenze, emerse durante la presentazione del progetto di ricerca “Beyond Visual Attention“, promosso da Omnicom Media Group in collaborazione con Ainem, Ipsos e Nielsen confermano che la televisione gioca un ruolo molto rilevante nell’ambito della comunicazione pubblicitaria, anche nel nuovo contesto di sovraffollamento informativo nel quale è sempre più complesso comunicare con efficacia e dove l’attenzione è una risorsa scarsa.
Ipsos ha condotto lo studio entrando letteralmente nelle case degli italiani e rilevando, tramite strumenti di AI e machine learning, i comportamenti di fruizione di TV e mobile: ad esempio l’attenzione alla pubblicità cala notevolmente in camera da letto dove si registra un 47% di attenzione visiva, mentre in salotto si arriva al 60%. Ainem invece ha condotto uno studio in laboratorio monitorando le tre dimensioni dell’attenzione: visiva (tramite eyetracking), attenzione della mente (tramite Eeg – elettroencefalogramma) e attenzione del corpo(tramite Gsr – Galvanic skin response).