Anticipazioni dallo Studio Economico CRTV. Il mercato radiofonico nazionale consolida la ripresa iniziata nel 2014 e trainata dalla pubblicità. Nel 2018 i ricavi totali del comparto superano la soglia dei 400 milioni di euro (+3,6% rispetto al 2017) superando il picco degli ultimi 6 anni registrato nel 2016. L’intero aumento è da imputarsi esclusivamente alla crescita dei ricavi del comparto privato. È quanto risulta dall’analisi periodica dei bilanci effettuata all’interno dello Studio Economico di Crtv, di prossima pubblicazione, di cui anticipiamo alcuni risultati. Lo studio dei bilanci permette di ancorare l’analisi a parametri oggettivi e comparabili e fornire indicatori fondamentali dell’andamento dell’attività di impresa, quali, oltre a ricavi e utili, redditività, patrimonializzazione, occupazione.
Ricavi totali delle società radio nazionali (2013 – 2018)
(milioni di euro)
Nota: elaborazioni Confindustria Radio TV – CRTV su dati CERVED. Non sono incluse le società radiofoniche a carattere comunitario. Per Rai il dato fa riferimento alle sole attività radiofoniche
L’analisi ricomprende i 14 operatori commerciali nazionali, inclusa Radio Radicale (operatore commerciali sui generis, per titolo autorizzativo ma non attiva sul mercato pubblicitario) e l’operatore di servizio pubblico Rai.
Emittenti radiofoniche in ambito nazionale 2018 (concessioni nazionali)
Si tratta di una crescita interamente imputabile al settore privato poiché la Rai, dopo gli interventi legislativi legati alla riforma del canone radio TV delle abitazioni private e alla riduzione dell’importo annuale dello stesso, segna una importante riduzione in linea con quella registrata nel 2017. [8] Circoscrivendo l’analisi al solo comparto privato, nel 2018 il mercato si attesta a 273,6 milioni di euro, in crescita di 14 milioni (+5,4% rispetto al 2017).
Ricavi pubblicitari delle società radio nazionali (2013 – 2018)
(milioni di euro)
Nota: elaborazioni Confindustria Radio TV – CRTV su dati CERVED. Non sono incluse le società radiofoniche a carattere comunitario. Per Rai il dato fa riferimento alle sole attività radiofoniche
Scendendo ad analizzare i ricavi pubblicitari (NB: desumibili dai bilanci consolidati e quindi lato editore al netto degli sconti di agenzia), nel 2018 la radio nazionale registra complessivamente 283,5 milioni di euro di ricavi pubblicitari (livello editore), in crescita di 13 milioni (+4,8%) rispetto al 2017. Cresce anche il comparto delle radio private attestandosi a 256,7 milioni (+5,8%). Se il tasso di crescita annuale dei ricavi (totali e pubblicitari) non è ai livelli del picco del 2015, la crescita appare costante e a tassi crescenti dal 2015.
Variazione dei ricavi pubblicitari delle radio private nazionali (2013-2018)
(% YoY)
Nota: elaborazioni Confindustria Radio TV – CRTV su dati CERVED. Non sono incluse le società radiofoniche a carattere comunitario. Per Rai il dato fa riferimento alle sole attività radiofoniche
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[1] Nel 2015, RTI Spa ha acquisito, mediante un’operazione interna al gruppo Fininvest, di cui la società fa parte tramite Mediaset, l’80% del capitale di Monradio Srl (Arnoldo Mondadori Editore Spa).
[2] Il Gruppo Mediaset opera anche a livello locale con le emittenti Radio Subasio e Radio Suby.
[3] Radio Orbital è una emittente portoghese, il cui segnale è ritrasmesso da Monradio Srl sul territorio italiano (analogico e digitale), e di cui il gruppo Mediaset risulta titolare di una autorizzazione nazionale dal 1994. L’emittente radiofonica non trasmette pubblicità.
[4] RMC Italia Spa ha ricevuto nel 2015 la determina da parte del MISE per l’equiparazione tra l’autorizzazione del segnale estero (1994) e la concessione radiofonica nazionale. Nel mese di agosto 2018 la società è stata acquisita da RadioMediaset Spa.
[5] Radio Kiss Kiss Srl e la concessionaria pubblicitaria Media Radio Srl si sono fuse per incorporazione nella controllante CN Media Srl nel mese di novembre 2018.
[6] Radio Dimensione Suono Spa opera anche a livello locale con i marchi RDS Roma, Ram Power, Dimensione Suono 2 Soft, Disco Radio.
[7] Nel 2016 la concessione nazionale comunitaria Radio Padania Libera rilasciata a Radio Padania Libera Società Cooperativa è stata trasferita all’Associazione Culturale Radiofonica Comunitaria (ACRC).
[8] La riduzione del valore complessivo del canone radiotv è espressione delle modifiche intervenute nelle modalità di riscossione e nell’importo unitario a partire da 2016.