DAB+: le ultime notizie dai maggiori mercati esteri indicano che si procede nell’adozione della nuova tecnologia broadcast. Il digital audio broadcasting cresce, ma la programmazione dello spegnimento dell’FM/AM deve essere sostenibile per industria e pubblico. In particolare, bisogna pianificare e sostenere il passaggio al digitale con una migrazione vincolata a determinati parametri (fra cui copertura, ascolti e diffusione dei ricevitori) e rispettosa dell’emittenza locale. Risulta anche che la tecnologia DAB+, è innovazione che porta efficienza, aumenta l’ascolto e coinvolge pubblici più giovani, di early adopters e ad alto valore commerciale.
In Italia l’adozione del Piano DAB da parte dell’AGCOM a fine luglio, “molto atteso dagli operatori radiofonici, destinato a migliorare la qualità di diffusione dei programmi radio, soprattutto in mobilità, perché garantisce finalmente la stabilità e il coordinamento delle risorse pianificate” (comunicato CRTV), ci si attende che crei le condizioni di fiducia per lo sviluppo digitale della radiofonia, che è strettamente legata a una parte non secondaria dell’innovazione del Paese. Si ricorda che CRTV è intervenuta più volte a sollecitare i referenti istituzionali e ha contribuito costruttivamente alla consultazione propedeutica all’adozione del Piano. Naturalmente spetterà ora all’ulteriore confronto con gli organi di Governo dare corso a un processo di sviluppo integrato (l’FM non può essere abbandonato) per una proiezione e una disponibilità universale della radio italiana, ragione per la quale Confindustria Radio Televisioni ha chiesto l’apertura di un Tavolo Radio 4.0.
Altri Paesi europei, nonostante i diversi gradi di sviluppo e adozione della tecnologia, procedono verso la digitalizzazione del segnale radiofonico via etere.
Svizzera, switch off nel 2024. In Svizzera, secondo Paese europeo che effettuerà la transizione al digitale dopo la Norvegia, la radio digitale è sempre più diffusa. Migliore qualità di ascolto, maggiore offerta e varietà di stazioni radio, copertura più ampia: grazie a questi vantaggi, la tecnologia DAB+ ha ora sostituito l’FM analogico quale standard per l’ascolto radio nella federazione elvetica. Le emittenti radiofoniche svizzere spegneranno il segnale analogico il 31 dicembre 2024 (come originariamente previsto), data in cui scadranno le licenze radio FM e i programmi radiofonici saranno trasmessi solo in DAB. La data di spegnimento era stata inizialmente anticipata a seguito del riscontro di un alto ascolto digitale – alla fine del 2020, circa tre quarti dell’ascolto radiofonico. L’industria radiofonica nel suo insieme (42 sulle 44 delle emittenti radiofoniche svizzere e l’emittente pubblica SRG) avevano deciso una chiusura anticipata e scaglionata delle stazioni FM – nell’agosto 2022 l’emittente pubblica SRG e nel gennaio 2023 le private. Ma nel 2021 un dibattito pubblico sul tema aveva registrato, a fronte del favore della stragrande maggioranza delle emittenti radiofoniche nelle regioni di lingua tedesca e italiana della Svizzera, l’opposizione allo spegnimento anticipato della Svizzera romanza, motivo per cui si è tornati al piano originario. Il DAB+ è una tecnologia che consente miglioramenti e integrazioni attraverso implementazioni di applicazioni e funzioni standardizzate. Tali funzioni, per lo specifico dell’ascolto in auto, sono riportate in un documento pubblicato a fine giugno (accessibile da questo link, in inglese), che mostra lo stato dell’arte in Svizzera e indica gli sviluppi futuri con informazioni sulle prossime fasi pianificate.
Norvegia, le radio locali sono ancora in FM. Nel dicembre 2017, la Norvegia è diventata il primo paese al mondo a spegnere i servizi FM nazionali, completando un processo di disattivazione graduale, regione per regione, durato un anno. Secondo gli ultimi dati, il 99,7% della popolazione ha accesso alla ricezione DAB+, sono stati venduti oltre 6 milioni di ricevitori (la popolazione è di 5,4 milioni) e il 100% delle auto nuove ha DAB+ di serie. Dopo un primo periodo di sofferenza, un rapporto WorldDAB pubblicato nel febbraio 2020 ha mostrato che l’ascolto radiofonico totale in Norvegia è tornato ai livelli del 2016, pre-switch off . Tuttavia l’emittenza radiofonica locale è ancora in analogico, e solo ora si registrano i primi piani di sostegno alla sua transizione al digitale.
Regno Unito: criticità DAB/DAB+ ed emittenza locale. In Gran Bretagna secondo l’ultimo rapporto dell’OFCOM Media Nations 2022, l’ascolto digitale è ormai ampiamente maggioritario (68% complessivamente) e all’interno di esso oltre il 60% è generato dal DAB (41% dell’ascolto radiofonico totale): segue, a distanza, l’ascolto via IP (12% dell’ascolto totale, 18% del digitale), smart speakers (10% del totale, 15% digitale), tv digitale, (ripettivamente 5% e 7%).
Il Regno Unito si era posto come precondizione per programmare uno switch off della radio analogica livelli di adozione della tecnologia digitale ormai ampiamente superati anche per quanto riguarda copertura e ricevitori: la copertura della popolazione è al 98%, indoor è al 69% delle abitazioni, sono oltre 48 milioni i ricevitori digitali venduti (cumulativo, incluso auto). L’offerta conta oltre 500 servizi radiofonici, di cui, tuttavia, 495 in DAB, 56 in DAB+. L’aggiornamento della tecnologia dal DAB al DAB+ sui ricevitori e i trasmettitori è una criticità, il Regno Unito paradossalmente è partito troppo presto. Inoltre, un altro processo che è restato indietro sono le autorizzazioni per le radio locali, per le quali tuttavia è stato studiato da tempo un piano di licenze a livello territoriale (small scale dab), attualmente al quarto round. Il governo ha pubblicato nell’aprile scorso la sua risposta alla Radio & Audio Review e il Libro bianco sul broadcasting. In sintesi, a livello di programmazione dello swich, si indica di mantenere l’FM almeno fino al 2030, con una riconsiderazione congiunta governo-industria nel 2026. Per quanto riguarda il DAB+ il governo ritiene opportuno, fatti salvi gli sviluppi del mercato radiofonico e delle abitudini di ascolto, intraprendere azioni per sostenere una più rapida migrazione delle stazioni radio da DAB a DAB+, e legiferare per stabilire requisiti per i dispositivi radio: al riguardo potrebbe esserci una valutazione Ofcom, con una indagine di mercato .
Belgio, l’importanza di sostenere l’adozione presso il pubblico. In Belgio, il Ministero dei Media fiammingo stima che l’FM potrà essere spenta tra il 2028 e il 2031, con un eventuale ruolo di “apripista” del servizio pubblico. Il DAB+ è stato lanciato ufficialmente nel Belgio di lingua fiamminga nel novembre 2018, mentre nel Belgio francese è avvenuto nel novembre 2019, dopo un anno di trasmissioni di prova. La copertura della popolazione DAB+ in tutto il paese è attualmente del 97%, il numero di nuove auto dotate di DAB+ è di oltre il 98%, una cifra che dovrebbe raggiungere il 100% entro la fine del 2022. Nonostante la partenza tardiva del Belgio francofono, la consapevolezza del pubblico e la vendita di ricevitori DAB+ cresce. Secondo il sondaggio annuale Ipsos/DAB+ pubblicato nel febbraio 2022, già alla fine del 2021 il 78% degli ascoltatori belgi francofoni aveva già sentito parlare di DAB+ e le vendite di ricevitori domestici abilitati DAB+ erano cresciute del 13%, compensando le vendite di ricevitori FM analogici, diminuite del 7%. L’ascolto su DAB+ è cresciuto costantemente dal 2018, con il 22% dei belgi di lingua francese sintonizzati.
L’ascolto di radio digitale coinvolge target di pubblico avanzati (Germania) e commercialmente appetibili (Australia). In Germania, uno studio (qui il link, testo in tedesco) mostra che il pubblico di DAB+ è in media più giovane di quello della radio analogica. I risultati di un’ indagine (interviste su un gruppo target di 1600 ascoltatori, di cui 900 DaB+) mostrano che i radio ascoltatori digitali sono in media più giovani, con un potere d’acquisto più elevato e un atteggiamento particolarmente positivo nei confronti della pubblicità e della tecnologia, con reddito familiare più elevato rispetto ai classici ascoltatori FM, e una spiccata affinità per i marchi, il lusso e la tecnologia digitale. Indipendentemente dalla categoria o dall’azienda, la pubblicità in questi segmenti di ascoltatori ha un elevato potenziale di attivazione, che può essere utilizzato, ad esempio, per il lancio di prodotti, indica il rapporto.
Di recente in Germania è stato anche pubblicato il nuovo studio “Audio Trends 2022 Digitalization Report by the Media Authorities“, da cui risultano i seguenti dati: il numero di dispositivi DAB+ a casa e in auto è ora di circa 23,8 milioni, ovvero circa 2,2 milioni di dispositivi in più rispetto all’anno precedente; i ricevitori domestici Dab registra una crescita sostenuta, del 10% e di norma, le famiglie radiofoniche utilizzano più dispositivi DAB+ contemporaneamente; un’autoradio su quattro ora ha una ricezione digitale tramite DAB+ e/o IP. Stefan Raue, Presidente di Digitalradio Deutschland ha dichiarato “La radio digitale, ovvero DAB+ e IP, è oggi la forza trainante del mercato audio” e che il DAB+ ha enormi vantaggi rispetto al VHF: maggiore varietà di programmi e servizi, maggiore efficienza dal punto di vista energetico rispetto alla radio analogica.
Nell’altro emisfero, in Australia, l’audience delle radio commerciali è balzata del 7,6% e tale crescita è stata guidata dal DAB+ (+27%) e dalla radio IP (+34%), anno su anno. La radio commerciale ha ottenuto il migliore risultato in assoluto con gli ascoltatori settimanali in aumento dell’8% su base annua a oltre 12 milioni di persone nelle cinque capitali metropolitane (GfK Survey 5, dati rilasciati a fine agosto, si v. articolo). Il risultato è stato determinato principalmente da un aumento dell’ascolto in auto e degli ascoltatori più giovani, indica l’indagine. Dopo il lockdown il tempo trascorso ad ascoltare la radio commerciale in auto è aumentato di 35 minuti a cinque ore e 21 minuti a settimana rispetto a un anno fa. Il pubblico nella fascia di età 18-24 anni è aumentato del 9% (113.000 individui), nell’età compresa tra 25 e 39 del 13% (387.000.) Complessivamente, nelle cinque città metropolitane durante il periodo dell’ indagine, ogni settimanal’81% degli australiani (10+) ha ascoltato la radio commerciale. L’ascolto rimane sostanzialmente analogico (70% dell’ascolto tramite AM e FM,) ma la ripresa delle attività e della mobilità ha spinto la crescita dell’ascolto digitale (26% DAB+ e 23% streaming). Le stazioni DAB+ commerciali, che includono molte specializzate con musica anni ’80, ’90, hip hop, country e heavy metal, hanno registrato un aumento del 41% anno su anno a 2,6 milioni di ascoltatori settimanali.
Fonte WorldDAB