33 milioni di ascoltatori nel giorno medio, 43 milioni nei 7 giorni, 201 minuti la durata dell’ascolto della radio, sempre nel giorno medio. Questi i dati pubblicati da Radio TER relativi al primo trimestre 2021. Tutti i parametri, tranne il tempo di ascolto che aumenta di un minuto (+0,5%), sono in calo rispetto al periodo omologo 2020. Ma l’analisi risulterebbe fortemente impari se parametrata esclusivamente trimestre su trimestre, dove di fatto il lockdown imposto per l’emergenza sanitaria da COVID-19 su tutto il territorio è scattato nei primi giorni di marzo (nei mesi di gennaio e febbraio gli spostamenti fuori casa erano ancora consentiti in quasi tutte le regioni). D’altro canto, la sostanziale stabilità del tempo di ascolto, in un momento in cui continuano ad essere ridotti gli spostamenti casa-ufficio-casa, dimostra come il mezzo sia anche in parte cresciuto all’interno delle mura domestiche.
Nel frattempo, Fcp-Assoradio ha dichiarato che gli investimenti pubblicitari sul mezzo radiofonico nel mese di marzo sono aumentati del 26,5% rispetto all’anno scorso. Anche qui il dato va contestualizzato, diversamente rispetto a quello degli ascolti, nel senso che il mese di marzo dello scorso anno (fase iniziale del lockdown primaverile in Italia) è stato quello che ha registrato la prima importante caduta degli investimenti per l’effetto delle chiusure delle attività e delle restrizioni alla mobilità (-41,6% nel singolo mese rispetto al 2019). E quindi la crescita a due cifre indica in realtà un parziale recupero di quanto perso in questo anno di pandemia e rinnovata fiducia nel mezzo radiofonico alla ripresa delle attività.
Fiducia che traspare anche dalle parole di Fausto Amorese, Presidente di FCP-Assoradio “Nonostante il mese di marzo 2021 si confronti con un periodo storico fortemente penalizzato dall’esplodere della crisi epidemiologica, risulta comunque più che evidente la significativa ripresa degli investimenti pubblicitari radiofonici. Registriamo come numerosi investitori, dopo un comprensibile periodo di riorganizzazione delle attività di planning, stiano ridando fiducia al mezzo radiofonico, consapevoli del ruolo fondamentale che esso riveste all’interno del media mix pubblicitario”.
La radio rimane un mezzo molto appetibile per gli investitori pubblicitari, come ha testimoniato il primo incontro di tre organizzato dall’associazione dei concessionari pubblicitari in collaborazione con Mindshare in occasione dell’evento annuale Radiocompass 2021.