Nell’auditorium di Via Asiago si è svolta la presentazione dei palinsesti e delle novità del servizio pubblico radiofonico . “Il gruppo Rai considera la radio un asset fondamentale ed è determinata a continuare a investire nel suo sviluppo per tendere sempre alla leadership”, ha commentato l’ad Fuortes. Tale centralità è stata confermata dalla presenza della presidente Marinella Soldi e dei vertici aziendali. Dab, visual radio, nuovo studio e progetto meta, e nuovo canale per i target giovani, podcast, l’evento ‘La radio siamo noi’ ha toccato anche gli aspetti multimediali, su cui ci soffermiano.
Studi digitali e metastudi. Obiettivo strategico di Rai Radio, ha detto il Presidente di Radio Rai Roberto Sergio, è la completa digitalizzazione degli studi, dei sistemi e dei processi produttivi. Fra le prossime tappe annunciate, la realizzazione di un “metastudio” che consentirà ai canali specializzati digitali di aprire delle finestre in diretta audio e video, gestibili direttamente dai conduttori grazie a un sistema produttivo ad elevata automazione, oltre a dare la possibilità di far coesistere più canali radiofonici all’interno di uno stesso studio. Il via del nuovo studio coinciderà con l’avvio della nuova radio a target giovane, tra fine ottobre e inizio novembre. In arrivo anche due nuovi studi per Rai Radio 1, uno a Saxa Rubra e uno a via Asiago per dirette radio anche visive.
Visual, si parte dalle finestre social. Radio 2, ormai stabilmente in modalità visiva, continuerà ad avere spazi importanti su tutte le piattaforme televisive, non solo quelle connesse. Parallelamente, verranno aperte finestre video sui social per gli altri canali.
DAB. “Rai Radio – ha dichiarato Roberto Sergio, direttore Radio Rai – spingerà ancora di più sul dab, grazie a un importante piano di investimenti aziendale. Allo stesso modo, rafforzerà la comunicazione relativa all’ascolto in Ip, con l’obiettivo di rendere l’ecosistema digitale il più pervasivo e qualitativo possibile”.
Podcast, si spinge sull’originalità dell’offerta. Presentati una serie di nuovi titoli in arrivo sulla piattaforma Rai Play Sound, che spaziano da temi informativi di servizio (economia e finanza in termini semplici, carobollette), culturali (Giubileo), sociali, fiction, musica.
Onde medie, una tecnologia obsoleta. “Non ha senso tenere in vita questa modalità trasmissiva, quando abbiamo a disposizione il digitale che con Dab e Ip assolvono allo stesso compito ma con un maggiore efficacia e penetrazione”: interrogato dalla stampa in sala sulla chiusura delle Onde Medie ha risposto il cto Rai, Stefano Ciccotti spiegando che si tratta di un processo di dismissione di una tecnologia obsoleta iniziato nel 1999 e che arriva a termine oggi con la chiusura dei 12 impianti rimasti attivi, in parte pericolanti. Il contratto di servizio da anni non contempla più le Onde Medie e quasi non esistono più ricevitori, ha aggiunto.
Lunghe vite alla radio. La mattinata si è aperta sulle note di “Summertime”, del disco jazz registrato da Piero Angela due mesi fa nella Sala A di via Asiago, trasformato in podcast, in tributo alla sua ultima performance, di prossima pubblicazione. E si è chiusa con la consegna a Mara Venier del Premio Rai Radio 2022, e l’annuncio di un appuntamento, per l’ottobre 2024, quando la radio compirà cento anni: Radio Rai sta lavorando con Renzo Arbore per il centenario.
Ecosistema audio-suono. Dalla Radio all’Audio di Servizio Pubblico, AAVV. Fra gli eventi Rai legati alla radio si segnala, in chiusura, che in occasione del Prix Italia, che quest’anno si svolgerà a Bari ai primi di Ottobre, il giorno 4 verrà presentato il libro “Ecosistema Audio Suono”, che contiene un contributo sullo sviluppo dell’ecosistema e del mercato italiano a cura dell’Ufficio Studi di Confindustria Radio Televisioni (programma provvisorio a questo link).