Gli ascolti radiofonici conquistano circa mezzo milione di ascoltatori in più (466.000) e la platea giunge ad oltre 35,5 milioni (+1,4% rispetto all’anno precedente), il risultato più alto da quando il pubblico viene misurato da Radiomonitor. In maniera più accentuata aumenta anche il numero degli ascoltatori nel quarto d’ora medio pari a 6,5 milioni (+2,7% rispetto al 2015). Si tratta di oltre il 65% della popolazione italiana maggiore di 14 anni.
Rtl 102.5 si conferma leader della classifica con 6,957 milioni ascoltatori nel giorno medio in crescita del 2,1% rispetto al 2015; il trend positivo si verifica anche nel quarto d’ora medio, dove la radio passa da 634 mila a 665 mila ascoltatori. Segue Radio Deejay, 4,762 milioni di ascoltatori nel giorno medio (+3% sul 2015), Radio 105, 4,730 milioni (+ 4,6%). Seguono, in leggero calo: RDS, 4,702 milioni (-0,2%), Radio Italia quinto network italiano con 4,397 milioni (-3,1%), e le due Radio ammiraglie del servizio pubblico, Radio rai 1 e 2 (rispettivamente con 4,127 e 2,968 milioni di ascoltatori, entrambe -1,8%). In crescita Virgin (2,369 milioni, +1,7%), Radio 24 che supera la soglia dei 2 milioni di ascoltatori (+2,9%), mentre Radio Kiss Kiss e Radio 101 registrano le crescite percentuali più alte del settore, con rispettivamente un +6,4% e un 8,8%. Cresce anche RadioRai3 a quota oltre 1,4 milioni, in crescita dell’1,8%. Per Radio capital, M2o e RMC (rispettivamente 1,64, 1,57 e 1,2 milioni di ascoltatori) viceversa l’anno si chiude in calo per numero di ascoltatori.
Le emittenti RadioMediaset (R101, Radio 105, Virgin Radio sono il primo Gruppo radio nazionale con il 16% di ascoltatori nel quarto d’ora medio (AQH) dalle ore 6 alle ore 24.
I dati di ascolto di Radio Monitor relativi all’anno 2016 confermano la radio come mezzo in salute e registrano un altro anno in positivo per il mezzo che la ricerca di base dello scorso anno ha certificato come il più resiliente, autorevole, social. Di certo è stato un anno importante per la radio a livello di mercato (consolidamenti di emittenti e concessionarie), e per il varo del nuovo organismo di rilevazione degli ascolti Tavolo Editori Radio (TER) all’interno del quale entro la fine del 2017 verranno elaborate le nuove misurazioni del mezzo.