500 mila app scaricate su smartphone negli ultimi due anni, 65 milioni di eventi live e circa 700 mila in modalità on demand fruiti nell’ultimo anno: sono questi alcuni dei numeri rivelati in un webinar di RadioPlayer Italia, aggregatore delle radio italiane. Il webinar è stato l’occasione per ricordare i vantaggi dell’ aggregatore – disponibile già su oltre 20 device connessi – per emittenti, ascoltatori e industria.
I numeri sono contenuti ma incoraggianti, se si considera che RadioPlayer è stato lanciato in piena pandemia, ad aprile del 2020, come incoraggianti sono anche i riscontri degli utenti su affidabilità, gratuità e facilità d’utilizzo.
Il lavoro di RadioPlayer continua, a livello internazionale, con l’attività di negoziazione di accordi per rendere l’app “native” (predefinita) sulle auto dei maggiori costruttori (esiste già la compatibilità con Apple Car Play e Android Auto) e permettere un utilizzo ibrido fluido: la navigazione ibrida di tutte le piattaforme diffusive della radio è infatti la maggiore garanzia di qualità e robustezza dell’ascolto, accessibilità anche in zone non coperte dall’IP, ed è il futuro dell’ascolto radio, come recita il claim “ascolta il futuro”.
Ma forse l’aspetto di maggiore interesse è che l’aggregatore intende dare al settore radiofonico pieno controllo della distribuzione online sui diversi dispositivi – gestione diretta dei flussi audio (qualità) e dei metadati (loghi, copertine dei dischi, immagini), gestione esclusiva della pubblicità e di servizi ulteriori (es. sistema di geolocalizzazione dell’ ascolto in base alla posizione geografica in cui l’utente si trova); gestione diretta, senza la mediazione di piattaforme terze, dei dati generati dagli utenti.
RadioPlayer Italia, lo ricordiamo, è stato lanciato da Player Editori Radio, la società che lo gestisce, partecipato dai maggiori gruppi radiofonici nazionali, dall’Associazione radio Frt di CRTV e da Aeranti-Corallo per le emittenti locali.
Radioplayer è un progetto internazionale più ampio (organizzazione no profit Radioplayer worldwide), operato su licenza (originariamente di BBC) da oltre 10 anni . Attualmente è presente in 14 Paesi – Regno Unito, Germania, Francia, Svezia, Austria, Belgio, Danimarca, Irlanda, Norvegia, Svizzera, Olanda, Spagna, Canada – veicolando 6 mila emittenti.