Il CDA della Rai nella riunione dell’11 gennaio ha approvato le linee guida del nuovo piano per l’informazione. Illustrato dal DG, Antonio Campo Dall’Orto, il piano è stato presentato come «un progetto fortemente innovativo che ristruttura i processi di produzione e diffusione delle notizie e renderà l’informazione Rai ancora più centrale e contemporanea, in coerenza e a compimento del processo di trasformazione della Rai in una media company», recita il comunicato stampa.
Pilastri portanti della nuova informazione Rai saranno digitale e multimedialità. Tra le ipotesi c’è l’avvio di una start up che diventi il centro multimediale dell’informazione pubblica, con all’inizio circa cinquanta giornalisti che a regime potranno arrivare a centocinquanta, «un progetto che corrisponde in toto a Rai Play».
Altro punto focale è l’evoluzione dell’offerta Rai dei TG generalisti, con una particolare attenzione alla differenziazione editoriale: se il Tg1 manterrà le proprie caratteristiche, il Tg2 dovrà sempre più rivolgersi a un pubblico giovane e il Tg3 darà più spazio all’approfondimento sul sociale e sull’economia. La nuova testata che andrà sul web si chiamerà Rai 24. Sarà inoltre creato un canale di diffusione culturale e di informazione per l’estero in inglese e in italiano. Il Piano non prevede nessun esubero, ma “la ricognizione dei flussi di lavoro, l’implementazione di nuove modalità operative e la creazione di nuove figure professionali finalizzate al progetto”.
Le prossime tappe prevedono l’illustrazione del piano in Commissione di Vigilanza Rai e un confronto con i direttori di testata e le rappresentanze sindacali.