I prossimi mesi saranno caratterizzati da una intensa attività di recepimento, nell’ordinamento italiano, di direttive europee. Sembra opportuno, in questo quadro, fornire una roadmap del procedimenti di lawmaking più significativi per il nostro settore.
La direttiva Copyright Dopo il lungo percorso che ha portato all’approvazione della Direttiva Copyright (790/2019/UE), il provvedimento è entrato in vigore il 6 giugno), si è aperta per gli ordinamenti nazionali la fase del recepimento, che dovrà concludersi entro il 7 giugno 2021. Considerata la complessità della direttiva, che è destinata a incidere profondamente sui rapporti privatistico-contrattualistici del settore il processo di implementazione sarà particolarmente complesso e richiederà il ruolo attivo della Commissione Europea, che dovrà emanare delle linee guida su singoli aspetti più delicati. A tal fine, la Copyright Unit della Commissione sta lavorando, oltre che all’elaborazione di tali linee guida, anche alla costituzione di due organi consultivi appositamente creati: il Comitato di Contatto (Commissione e Stati Membri) e lo Stakeholder Dialogue Meeting sull’articolo 17, che disciplina degli utilizzi di contenuti protetti da parte delle piattaforme di condivisone dei contenuti online.
Nell’ordinamento italiano il Ministero competente a seguire l’iter di recepimento in Italia sarà il MIBAC.
La direttiva AVMS Il 14 novembre 2018 è stata approvata la Direttiva UE 2018/1808 recante modifica della direttiva 2010/13/UE, relativa al coordinamento di determinate disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli Stati membri concernenti la fornitura di servizi di media audiovisivi (direttiva AVMS), in considerazione dell’evoluzione delle realtà del mercato. Il provvedimento è entrato in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella GU Europea (18.12.2018). Per quanto riguarda il recepimento, gli Stati membri dovranno adottare le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative necessarie per conformarsi alla stessa entro il 19 settembre 2020.
Codice Europeo delle Comunicazioni Elettroniche Infine, va segnalato che il 17 dicembre 2018 è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea la direttiva (UE) 2018/1972, che istituisce il Codice europeo delle comunicazioni elettroniche.
Il nuovo Codice europeo delle comunicazioni elettroniche, mediante il metodo della rifusione modifica in maniera sostanziale e sostituisce le quattro direttive del 2002 (Accesso, Quadro, Autorizzazioni e Servizio universale) che finora hanno costituito a livello europeo il quadro regolatorio per le comunicazioni elettroniche. Il nuovo Codice europeo delle comunicazioni elettroniche è entrato in vigore il 20 dicembre scorso; gli Stati membri dovranno adottare le misure necessarie per il recepimento della direttiva (UE) 2018/1972 che lo ha istituito entro il 21 dicembre 2020.
La direttiva Cavo-satellite La direttiva (UE) 2019/789, contenente norme relative all’esercizio del diritto d’autore e dei diritti connessi applicabili a talune trasmissioni online degli organismi di diffusione radiotelevisiva e ritrasmissioni di programmi televisivi e radiofonici, che modifica la direttiva 93/83/CEE, anche nota come direttiva Cavo-Satellite è stata anch’essa pubblicata sulla GU Europea il 17 maggio scorso ed entrata in vigore il 6 giugno scorso; dovrà essere recepita dall’ordinamento italiano il 7 giugno 2021.
CRTV presidierà l’iter di implementazione portando nelle opportune sedi le istanze dei propri associati.