Venerdì, 3 marzo 2017, presso la sede Rai di viale Mazzini, si sono incontrati i rappresentanti dei broadcaster di Servizio Pubblico europei, esponenti delle istituzioni comunitarie e nazionali, della cultura e dell’industria creativa e giovani cittadini per fare il punto sui valori e senso di appartenenza all’Unione, in occasione del 60° anniversario dei Trattati di Roma e del 30° dell’istituzione del progetto Erasmus.
In apertura del lavori il Presidente della Rai, Monica Maggioni, ha sottolineato come occorra “agire insieme sulle distanze e abbattere i muri per costruire insieme il futuro”. Spesso, infatti, conflitti culturali e pregiudizi costituiscono la base per la mancanza di comunicazione e divergenze, sia all’intero dei paesi UE sia tra l’Europa e i paesi vicini.
Nella prima parte dei lavori, si è cercato di fare il punto sullo stato dell’arte a 60 anni dalla firma del Trattato istitutivo della Comunità Economica Europea e individuare le strade politiche per riconnettere i cittadini europei ai valori fondanti della CEE.
Nella seconda parte, invece, si è analizzato il ruolo dei broadcaster di Servizio Pubblico, in particolare, degli operatori di servizio pubblico radiotelevisivi europei, nel promuovere ed incoraggiare il dialogo interculturale. Si è affermato concordemente che occorre agire e coinvolgere le nuove generazioni, che rappresentano la forza motrice dell’Europa e che vivono direttamente tutte le opportunità e i limiti dell’UE.
Ad arricchire il forum, sono stati discussi i risultati del progetto della European Broadcasting Union (EBU), Associazione degli operatori di Servizio Pubblico europei, che ha raccolto le opinioni di persone tra i 18 e 34 anni su diversi temi, tra cui la politica, l’immigrazione, identità nazionale e le loro speranze per il futuro.