Siddi: settore radiotelevisivo protagonista e attore di un passo avanti di sistema. Innovazione che produce sviluppo stabile, industria digitale evoluta, nuova formazione e nuova occupazione, cultura e identità; obiettivi concreti e praticabili in una prospettiva connessa e di sistema: queste le linee guida del documento prodotto da Confindustria Radio Televisioni (CRTV) per il Recovery Plan. “Nell’incombenza di istanze e raccomandazioni affinché il Recovery Plan possa presto essere un atto completo e di sicura efficacia, Confindustria Radio Televisioni, forte della propria rappresentanza, trasmette un insieme di proposte elaborate per il settore, ma connesse profondamente con le attese di fondo di una progettazione di sistema” dichiara Franco Siddi, Presidente di Confindustria Radio Televisioni, che aggiunge “Il nostro settore è un condensato di esperienze e progettualità che intervengono su più fattori decisivi per la tenuta, la ripresa e lo sviluppo del paese: tecnologia e industria 4.0, 5G e società connessa, industria della produzione culturale e dell’audiovisivo, intelligenza artificiale, informazione professionale e suo sviluppo corretto e interdisciplinare, Big Data. Si tratta di una realtà che, oltre agli investimenti necessari in via diretta, cui facciamo riferimento con il nostro contributo, può concorrere efficacemente a generare e dare realmente corpo ad azioni di sviluppo sostenibile”.
Il documento “Proposte e Progetti del Settore Radiotelevisivo” è stato inviato al Governo – e segnatamente ai Ministri dell’Economia, On. Roberto Gualtieri, dello Sviluppo Economico, Sen. Stefano Patuanelli, per gli Affari Europei, On Vincenzo Amendola e ai Sottosegretari allo Sviluppo Economico (con delega per le telecomunicazioni), On. Mirella Liuzzi, e dell’Editoria, On. Andrea Martella – e sarà inoltrato nei prossimi giorni alle Commissioni Parlamentari in vista delle valutazioni in questa sede, per le quali l’Associazione si rende disponibile a ogni chiarimento e approfondimento che possa essere ritenuto necessario e utile.
Il progetto, sviluppato in otto capitoli e tabelle riepilogative, è ispirato alla massima concretezza e all’inserimento organico di progetti del settore radiotelevisivo, in un contesto di armonizzazione con i principali interventi per: l’innovazione tecnologica; l’intelligenza artificiale e la sicurezza digitale; la produzione di contenuti audiovisivi originali nell’ambito di una puntuale visione dell’industria culturale italiana ed europea; la radiofonia digitale; il progetto Gaia-x; la nuova occupazione. L’ importo complessivo previsto per l’insieme degli interventi è di 1.180 milioni di euro: l’ammontare dei contributi privati coprirebbero il 50% di suddette voci di spesa/investimento e il restante 50% equivalente a 590 milioni (197 milioni all’anno per tre anni) sarebbero invece appannaggio di forme di contribuzione pubblica nelle diverse modalità prevedibili. Come noto, infatti, la finalità dei fondi europei è quella di finanziare in modo non assistenziale la ripresa dell’economia e le risorse (pubbliche) investite devono generare un incremento più che proporzionale degli investimenti privati per consentire al Paese crescita, sviluppo e competitività a livello internazionale. La prima voce di spesa riguarda gli investimenti in contenuti AV, seguita dall’innovazione digitale, la radiofonia digitale, l’occupazione giovanile, le nuove competenze professionali sempre più interdisciplinari. Insomma “massima connessione concreta con un futuro già prossimo, immediatamente valido e sostenibile sul piano economico. In linea con l’Europa più avanzata, produttiva, innovativa, efficiente, solidale non assistenziale” dichiara Siddi.
Il documento di CRTV, volto a circostanziare interventi specifici di settore in un’ottica di sistema, è già parte dei contributi per l’iniziativa generale di Confindustria .“Non si può accettare l’idea che il settore radiotelevisivo e dei media in genere non vengano visti in un’ottica di interventi di consolidamento e di sviluppo di sistema. Viceversa non potremo dire sì ma solo esprimere chiaro e fermo disappunto e denuncia in ogni sede qualora, anziché azioni innovative, dovessero prevalere misure apparentemente nuove nelle parole, ma nei fatti simulacri per coprire intenti ed azioni di vecchio conio. Vogliamo scelte e atti realmente orientati a creare sviluppo e innovazione” ha concluso Siddi.
ALLEGATO
Recovery Plan. Proposte di Confindustria Radio Tv