L’emendamento è contenuto nella legge sulla sicurezza online, annunciata anche una consultazione sulla pubblicità online. I siti di social media e i motori di ricerca che operano nel regno Unito potrebbero presto dover interrompere gli annunci truffa a pagamento. L’emendamento fa parte della proposta di legge “Online Safety Bill”, atto legislativo che intende determinare in che modo i siti debbano gestire i contenuti dannosi. I gruppi di consumatori hanno accolto favorevolmente le modifiche proposte, ma hanno chiesto maggiori risorse per l’enforcement, affermando che sono ingenti i danni morali e finanziari delle vittime di truffe. Il governo intende inoltre lanciare una consultazione su come è regolamentata la pubblicità online.
Annunci truffa. In base a un nuovo obbligo legale aggiunto al disegno di legge, le piattaforme dovranno mettere in atto processi per bloccare la visualizzazione degli annunci online e rimuoverli se si inseriscono attraverso la rete. Obiettivo è proteggere le persone dalle truffe, specie quelle in cui i criminali impersonano celebrità o aziende per rubare dati personali, spacciare investimenti finanziari non sicuri o violare conti bancari. Il segretario alla cultura Nadine Dorries ha dichiarato: “Annunciamo anche una revisione delle regole più ampie sulla pubblicità online per garantire che le pratiche del settore siano responsabili, trasparenti ed etiche, e che le persone possano fidarsi di ciò che vedono pubblicizzato “.
Martin Lewis (Moneysavingexpert.com), e il gruppo di consumatori Which? hanno accolto con favore la notizia dell’inclusione degli annunci truffa nel testo di legge per l’”epidemia di pubblicità truffa” e gli ingenti danni subiti dalle vittime. Non sfugge l’importanza che del fatto che le aziende che sono pagate per pubblicare annunci debbano esserne responsabili: è un primo passo cruciale, prima dell’emendamento erano coperte solo le truffe generate dagli utenti, incentivando i criminali a cambiare strategia. Fra i punti ancora critici restano tuttavia i dispaly di terze parti.
Consultazione sulla regolazione della pubblicità online. Il governo britannico sta anche lanciando una consultazione con proposte per inasprire le regole per il settore della pubblicità online. Fra gli ambiti posti in consultazione, la trasparenza dagli influencer sui social media, che potrebbero essere sanzionati per non esplicitare quando percepiscono compensi per promuovere prodotti online: gli hashtag che includono “#ad” o “#spon” sono spesso usati nei post, ma gli studi suggeriscono che alcune star di Instagram non aderiscono alle regole. Anche le pubblicità dannose o fuorvianti, come quelle che promuovono immagini negative del corpo, potrebbero essere soggette a regole più severe. L’autorità di regolamentazione delle comunicazioni Ofcom proporrà inoltre di dettagliare ulteriormente ciò che le piattaforme dovranno fare per rispettare i codici di condotta. Fra le pratiche poste a consultazione, secondo le prime indiscrezioni: effettuare controlli di identità su quanti pubblicano annunci (si tratta in pratica della clausola Know Your Business Client, KYBC, invocata anche in ambito UE, regolamento DSA, attualmente in fase di finalizzazione nei negoziati del trilogo); e garantire che le promozioni finanziarie siano effettuate solo da aziende ufficiali.
Notizia tratta da un articolo di BBC News