“COSI’ SI TUTELA L’IDENTITA’ CULTURALE E L’INDUSTRIA CREATIVA EUROPEA NEL TEMPO”
Nella mattinata di lunedì 24 ottobre presso il Dipartimento Politiche Europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri diretta dal Cons. Diana Agosti si è tenuta una consultazione, coordinata dall’Ufficio mercato interno e concorrenza, per raccogliere le posizioni, le ricadute economiche e le proposte dei principali portatori di interessi in merito alla riforma UE del copyright in considerazione dell’avvio del negoziato al Consiglio Europeo (Gruppo Proprietà Intellettuale).
Il “pacchetto”, adottato dalla Commissione Europe lo scorso 14 settembre, è composto da una comunicazione generale-proposta di direttiva su eccezioni, licenze, remunerazione e utilizzo dei contenuti; una Proposta di regolamento in materia di trasmissione e ritrasmissione dei programmi radiotelevisivi; proposte di direttiva e di regolamento per garantire l’attuazione del Trattato di Marrakech sull’accesso alle opere letterarie per i disabili visivi; una relazione sull’attuazione della direttiva in materia di radiodiffusione via cavo e satellite. (v. l’annuncio nella newsletter CRTV “Radio Tv News” n. 100 del 23 settembre pagine 15 e 18)
Per CRTV hanno preso parte il Vice Presidente Stefano Selli e il DG Andrea Franceschi. Selli è intervenuto ricordando anzitutto la necessità metodologica di un approccio analitico e propositivo complessivo su tutti i provvedimenti (complessi e tendenzialmente destinati ad essere applicati per parecchi anni) che sostanziano le 16 priorità a cavallo tra le competenze della DG Connect, DG Competition e DG Growth. Nel merito ha poi sottolineato la necessità di una revisione la più possibile condivisa, sia pure tra attori diversi che rappresentano legittimi interessi diversi . Il Vice Presidente di CRTV ha infine espresso l’auspicio che le istanze scaturite al tavolo di lavoro in merito ad una revisione che si presenta molto articolata possono essere positivamente prese in considerazione dalle Istituzioni italiane coinvolte, al fine di costruire una posizione nazionale forte e pragmatica, proprio in quanto vicina agli operatori a cui si applicherà.