Operazione “tetti puliti” per gli impianti Tv centralizzati
Accolte le indicazioni di CRTV
Nella seduta del 21 luglio scorso il Consiglio Comunale di Roma ha approvato con voto bipartisan l’attesa delibera che prevede una serie di misure per incentivare l’installazione di impianti centralizzati di ricezione del segnale televisivo (digitale terrestre DTT e satellitare), senza ripercussioni in termini di costi di adeguamento per il sistema radiotelevisivo. Le agevolazioni si sostanziano nell’esenzione dal pagamento della Cosap (la tassa per l’occupazione temporanea del suolo pubblico) a carico di chi apra un cantiere per la manutenzione dell’edificio e nella riduzione (10%) della tassa sulla pubblicità affissa su ponteggi e recinzioni. L’iniziativa scadrà nel maggio 2016, ma gli emolumenti derivanti dalla tassa pubblicitaria alimenteranno un fondo rotativo (stanziato per 1 milione di euro) che consentirà di erogare nel tempo anche alcuni incentivi a fondo perduto (previsti peraltro anche in altri casi, quali lo smaltimento di strutture in amianto e la riqualificazione energetica degli immobili). Le misure si cumulano all’incentivo statale sulla manutenzione straordinaria del 55% con detrazione fiscale Irpef.
In dettaglio il provvedimento, presentato dall’Assessorato ai Lavori Pubblici, prevede tali facilitazioni per gli edifici di proprietà pubblica e i condomìni che (procedendo alla manutenzione straordinaria delle facciate, anche parziale come nel caso dei lavori sui balconi) decidano di sostituire singole antenne terrestri e parabole satellitari con impianti di ricezione e distribuzione centralizzata del segnale televisivo (nonché della fonia e della connettività a banda larga). Forme di accesso al credito agevolato per il finanziamento dei lavori saranno poi promosse dal Comune di Roma presso i maggiori Istituti di credito.
L’approccio e le soluzioni regolamentari adottate accolgono le raccomandazioni espresse da Confindustria Radio Televisioni, tra cui la necessaria adozione del principio di neutralità tecnologica nell’individuazione degli impianti ammessi alle agevolazioni.
L’intervento intende dare soluzione al tema della sicurezza degli impianti (spesso lasciati ad arrugginire inutilizzati sui tetti), fornire un contributo tangibile alla tutela dello “skyline” romano e attivare un volano per l’economia locale. I dati comunali evidenziano infatti che negli ultimi 10 anni solo il 10% dei condomìni ha proceduto alla centralizzazione degli impianti. Le stime più realistiche indicano in oltre un milione le antenne e 400 mila le parabole installate sui tetti di Roma. Il provvedimento cade in un momento di nuova attenzione al tema della riqualificazione e del recupero del patrimonio urbanistico, architettonico, paesaggistico e ambientale soprattutto da parte del MIBACT in vista del Giubileo Straordinario previsto per Dicembre 2015/Novembre 2016 (da perseguire anche attraverso il ricorso a incentivi fiscali).
Si tratta ora di aspettare l’approvazione da parte della Giunta Comunale del Regolamento Attuativo, atteso per le prossime settimane, contenente le norme operative che consentiranno l’immediato avvio delle procedure presso i Municipi. Il provvedimento “pilota” di Roma (insieme alle misure adottate dal Regolamento Edilizio del Comune di Milano per le abitazioni di nuova costruzione) ricopre una valenza anche nazionale, proponendosi come punto di riferimento in vista dell’adozione del Regolamento Edilizio tipo nazionale annunciato dal Ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione Marianna Madia per fine anno.