Le principali caratteristiche del progetto italiano, aperto e scalabile che apre alla valorizzazione dei diritti come asset digitali. È della scorsa settimana l’annuncio di SIAE di lanciare una piattaforma open basata su tecnologia blockchain per la gestione trasparente ed efficiente “by design” dei diritti degli autori. Sviluppato in collaborazione con la società Algorand (partnership annunciata nel 2019) il progetto parte con la creazione di oltre 4.000.000 di NFTs (Non Fungible Token) a rappresentare digitalmente i diritti degli oltre 95.000 autori associati a SIAE.
Il primo passo è la tokenizzazione delle identità digitali degli autori, seguirà la digitalizzazione della banca dati delle opere con tutti gli attori con diritto al compenso fino alla gestione del conteggio delle riproduzioni. I token non fungibili (NFT), asset digitale registrato su blockchain, saranno utilizzati per rappresentare i diritti degli autori iscritti a SIAE in un “registro pubblico decentralizzato e trasparente”. Si tratta di un primo passo di un progetto che SIAE vede aperto, decentralizzato, esportabile a livello internazionale e scalabile nel tempo. La gestione del diritto d’autore è infatti un tema globale e le soluzioni basate su tecnologia blockchain sono scalabili per definizione. Tuttavia servirà un’adozione massiva – in una prima fase – da parte di tutte le società di gestione collettiva a livello globale e per questo motivo SIAE intende condividere i suoi risultati progettuali in un’ottica open. Il sistema è inoltre già pensato – in un’ottica di vera decentralizzazione per poter trasferire la gestione direttamente agli aventi diritto.
La tecnologia attuale e le potenzialità. La soluzione elaborata da Algorand “per certificare le transazioni diritto-denaro di smart contract attraverso le “catene di blocchi” si basa su dieci miliardi di token, ognuno con la stessa probabilità di aggiungere un nuovo blocco alla catena”, spiega Micali, docente di informatica al Mit, premio Turing e fondatore di Algorand a Wired, “con ogni transazione validata a partire da una sorta di ‘lotteria crittografica’ che di volta in volta indicherà un campione casuale di mille token incaricati di confermare l’operazione e propagarne l’informazione in rete”. Si tratta di un modello estremamente decentralizzato e sicuro, il sistema operando in pochi microsecondi impedisce azioni corruttive, a prescindere dalla capacità computazionale di cui si dispone. Efficiente, sicuro, predisposto per una gestione a misura d’autore “Se un dato rappresenta un diritto, potrà essere gestito direttamente dall’autore, per riprendere il controllo dei propri flussi economici on-chain. In base all’informazione pubblica su come si crea il valore dalle opere d’ingegno, verrà assicurato il giusto compenso del diritto. Inoltre, grazie ai meccanismi di certificazione di utilizzo delle opere, si potrebbe chiedere ai digital service provider di gestire il counter delle visualizzazioni su chain: l’autore potrà accedere a sistemi di profilazione per sviluppare ulteriori fonti di guadagno, tornando al centro dell’ecosistema”.