Preservare l’accessibilità agevole e diretta dei contenuti degli operatori televisivi sui telecomandi dei televisori di nuova generazione e sulle interfacce proprietarie è tema urgentissimo per garantire la centralità dell’offerta gratuita sui televisori che arriveranno sul mercato nel 2023. Con una lettera indirizzata all’attenzione del Presidente AGCOM Lasorella e dei Commissari Aria, Giomi e Giacomelli, il Presidente di CRTV Franco Siddi ha sollevato un tema che è all’attenzione delle istituzioni in tutti i maggiori mercati europei.
Urgenza. “I Regolamenti che l’Autorità è chiamata ad adottare in attuazione del nuovo TUSMA avranno un impatto molto significativo non solo nel settore dei servizi media, ma nell’intero ecosistema economico digitale, in un contesto che è andato ben oltre i confini del settore radiotelevisivo. Tra tutti i regolamenti, il più urgente è quello relativo alla Prominence (articolo 29, commi 1,2 e 7 del D.Lgs. 208/2021) in cui devono essere definite le indicazioni per la presenza agevolmente accessibile su tutti gli apparecchi TV della numerazione automatica dei canali della televisione digitale terrestre. In assenza di una regolazione della materia e delle specifiche di attuazione entro giugno 2022, infatti, non sarà possibile garantire la relativa implementazione nei ricevitori televisivi che verranno importati e venduti al pubblico per tutto il 2023 e si dovrà slittare all’anno successivo con il conseguente rischio di perdita di centralità dei servizi di interesse generale per ampie fasce di utenza”, si indica nella lettera.
Prominence significa accessibilità diretta per i contenuti lineari e per i nuovi servizi dei broadcaster. In particolare si richiede che nei ricevitori televisivi venga preservata la capacità di ricevere i segnali in tecnica digitale terrestre gratuiti per l’utente finale e che sia rispettato l’ordinamento dei canali (LCN); sui telecomandi venduti con i televisori siano sempre e obbligatoriamente presenti i pulsanti numerici attraverso cui gli utenti possano immediatamente accedere ai canali lineari nazionali e locali e che quindi venga ribadito e rafforzato il principio tramite un tasto diretto del telecomando; a fronte dello sviluppo di nuove modalità di accesso e fruizione ai contenuti, si estenda il principio di garanzia, tutela e preminenza ai nuovi servizi digitali degli editori televisivi, così come ai singoli contenuti e programmi resi disponibili attraverso tali servizi di nuova generazione. Infine, i nuovi televisori connessi tendono a gestire e intermediare l’accesso a tutti i contenuti e servizi lineari o on demand: è prioritario ribadire come l’accesso ai servizi dei broadcaster nazionali gratuiti debba poter avvenire anche indipendentemente e a prescindere dall’utilizzo degli ambienti proprietari controllati da chi gestisce il dispositivo televisivo (cosiddetti app store), in modalità non intermediata, secondo standard europei.
In definitiva la prominence degli operatori televisivi italiani sui televisori, e la semplicità di individuazione, come già definita, si deve estendere a tutti i contenuti da essi emessi e prodotti a prescindere dalla modalità di fruizione. Senza l’estensione di questo principio di tutela, il ruolo e la rilevanza degli editori televisivi italiani verrà a perdersi all’interno dei nuovi ambienti di fruizione digitali che risultano controllati e gestiti direttamente dai produttori dei dispositivi e dai loro sistemi.
Sul tema della prominence si stanno muovendo anche altre istituzioni in Europa, come OFCOM in UK, il Parlamento francese, che sta prendendo posizione per un intervento sulla configurazione dei telecomandi e delle home page delle interfacce di accesso delle TV connesse, e la legislazione tedesca che ha stabilito un principio di non discriminazione nell’uso delle funzioni di ricerca nelle interfacce di accesso delle TV connesse.