“L’informazione va oggi intesa come bene pubblico, che necessita di politiche attive e sostegno per continuare a svolgere il ruolo fondamentale di alimentare il diritto alla conoscenza, formare una coscienza critica e informare un dibattito pubblico pluralistico. Nell’ecosistema digitale e connesso, infatti, la disinformazione, intesa come capacità di manipolare e diffondere viralmente notizie false, costituisce una minaccia alla democrazia e nuove tecnologie abilitanti indeboliscono elementi fondamentali come la riferibilità alle fonti e la responsabilità. Sostegno attivo significa dotare giornalisti, redazioni ed editori – professionisti formati, con una precisa etica e deontologia e imprenditori che insieme si assumono responsabilità verso il pubblico – di risorse adeguate per svolgere un business economicamente sostenibile e aggiornato alle nuove specificità tecnologiche e settoriali”.
È quanto sostenuto da Franco Siddi Presidente Confindustria Radio Televisioni e presidente dell’Osservatorio Tuttimedia al convegno “L’Europa alla sfida della disinformazione: #Giornalismo #IA #FakeNews” organizzato dall’Osservatorio TuttiMedia e la Rappresentanza in Italia della Commissione europea mercoledì 8 marzo a Roma presso Spazio Europa. “La sfida” ha aggiunto Siddi “è creare un meccanismo trasparente e autonomo dalle ingerenze politiche o economiche, che possa finanziare il “nuovo giornalismo”, la nuova informazione, che deve adattarsi ai nuovi linguaggi digitali per sfuggire alla robotizzazione, ma anche per rilanciare nella Rete le caratteristiche precipue della professione, che è notizia, inchiesta, opinione, cultura, sviluppo di senso critico e democratico, caratteristiche non replicabili dai sistemi di IA omologanti”.
L’incontro, fra i protagonisti del mondo dei media e i giovani delle scuole di giornalismo LUMSA e LUISS, ha inteso accendere il faro sull’importanza di essere giornalisti nell’era di ChatGPT e si è avvalso anche del contributo di Rai con la partecipazione dell’Ufficio Studi, coordinatore in azienda del progetto Italian Digital Media Observatory – cofinanziato dalla Commissione Europea, prevede un osservatorio nazionale contro la disinformazione. Al dibattito sono intervenuti: Antonio Parenti (Direttore Rappresentanza Commissione Europea in Italia), Carlo Corazza (Direttore dell’ufficio del Parlamento EU in Italia ), Carlo Chianura (LUMSA), Gianni Riotta (LUISS), Derrick de Kerckhove (TuttiMedia/Polimi), Franco Siddi (TuttiMedia e CRTV), Agnese Pini (QN) – Leonardo Panetta (Mediaset), Costanza Andreini (Meta), Claudia Mazzola (Rai), Isabella Splendore (FIEG), Andrea Cristallini (Google) – Luigi Rancilio (Avvenire) – Adriano Addis (Press & Media EU) sotto la conduzione di Maria Pia Rossignaud (TuttiMedia).