Intervista del Presidente di CRTV Franco Siddi a Rete 7. Professionalità, deontologia, e un apparato industriale ed editoriale che è garanzia di qualità: così racconta il settore radiotelevisivo e l’attività di mediazione istituzionale e politica di Confindustria Radio Televisioni il Presidente di CRTV Franco Siddi in un’intervista alla TV locale piemontese Rete 7.
Il Presidente contesta la definizione comune di “old media” applicata a radio e televisioni, perché si tratta di media perennemente chiamati alla modernizzazione e al cambiamento, come di recente sta succedendo ad es. con il refarming per il passaggio al 5G, e perché da tempo sono media e aziende a pieno titolo digitali e on line. Si tratta piuttosto di “media con una storia” di responsabilità e garanzia di qualità editoriale, autoriale, creativa, aziende che creano know how e occupazione, e sono centrali nella filiera audiovisiva: identità, patrimonio e impronta che si devono trasferire alle generazioni future.
Nell’intervista tanti i temi toccati: dal business model alla sostenibilità e le risorse per le emittenti radiotelevisive che svolgono un servizio di interesse pubblico, come confermato di recente nel periodo pandemico e, ora, nella copertura della guerra in Ucraina; dal fact checking all’attendibilità delle fonti connaturata all’esercizio della professione giornalistica, incardinata in una redazione e una testata riconoscibili e responsabili; dalla tradizione e il know how e il brand sviluppato negli anni all’innovazione digitale, multipiattaforma e social che sono già realtà del settore. Il Presidente è stato interrogato anche come coinvolgere e informare i pubblici più giovani, che devono essere sensibilizzati sull’importanza della remunerazione dell’offerta informativa, creativa e di intrattenimento e diffidare sulla “gratuità” della Rete.
Siddi si sofferma anche sull’inclusività e l’approccio di sistema che sono le caratteristiche distintive dell’Associazione, che unisce operatori privati e pubblico, nazionali e locali, radio e tv: un complesso e variegato settore industriale ed editoriale, centrale nella filiera audiovisiva nazionale e locale. Prominence sul telecomando per gli editori radiotelevisivi e in generale sugli accessi al proprio pubblico online e mantenimento di frequenze, per continuare a raggiungere tutti, nessuno escluso, gratuitamente, con uno strumento familiare per utilizzo condiviso e quotidianità, sono le sfide del futuro prossimo.
Il video integrale dell’intervista è accessibile a questo link