Fiscalità Digitale. Il tema della fiscalità digitale è al centro del dibattito italiano: è di questi giorni l’accordo transattivo firmato da Google con l’Erario; il G7 di Bari ha inserito la politica fiscale fra gli strumenti da attivare per una crescita inclusiva e monitora i progressi in ambito OCSE sulla fiscalità digitale; nella manovra economica in approvazione viene riproposta la “web tax”, su iniziativa dell’On. Francesco Boccia, in una versione rivisitata rispetto a quella presentata nel 2013 e mai convertita in legge. Infine in Parlamento prosegue la discussione sul disegno di Legge Mucchetti che, a differenza dei precedenti, pone l’accento sugli impatti competitivi che le “maglie larghe” della fiscalità attuale lasciano all’economia digitale. La necessità di recuperare la base imponibile erosa dalla smaterializzazione operata dall’economia digitale e di combattere i meccanismi elusivi (quando non evasivi) posti in essere dalle multinazionali, soprattutto del web, è in realtà un tema caldo anche a livello internazionale – a diversi livelli, fra cui UE e OCSE – e in altri Paesi dove, analogamente all’Italia, sono in corso accertamenti delle autorità fiscali nazionali.
L’audizione di Confindustria Radio Televisioni al Senato il 10 maggio u.s., presso le Commissioni 6° e 10° riunite sul Disegno di legge (AS 2526), “Misure in materia fiscale per la concorrenza nell’economia digitale”, proponente principale il Senatore Massimo Mucchetti (PD), è stata per CRTV l’occasione per fare un punto della situazione dei progressi della situazione a livello interno, UE e internazionale.
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