Ribadita la validità dei criteri del Regolamento DPR146/17. Con ordinanza sul ricorso numero 10375 del 2020 – proposto dall’Associazione Radiotelevisioni Europee Associate (R.E.A), da alcune emittenti associate alla stessa, nonché dai sindacati Libersind – Confsal contro il Ministero dello Sviluppo Economico – la Sezione Terza Ter del TAR del Lazio ha respinto la richiesta di annullamento dei decreti del Mise contenenti la “Definizione dei criteri di verifica e delle modalità di erogazione degli stanziamenti pervisti a favore delle emittenti televisive e radiofoniche ai sensi del D.L. 19 maggio n. 34” c.d. “decreto rilancio (convertito dalla legge 77/2020).
Tale decreto ha previsto l’istituzione di un Fondo per emergenze relative alle emittenti locali che prevede l’erogazione di un contributo straordinario di 50 milioni di euro da destinare alle tv e radio locali – in posizione utile nella graduatoria dell’anno 2019 dei contributi di cui al D.P.R. 146/2017- per la produzione e trasmissione quotidiana di servizi informativi a beneficio della collettività connessi alla diffusione della pandemia di COVID 19.
Nell’ordinanza, il TAR del Lazio si è così espresso:
“Ritenuto quanto alla domanda cautelare, che la questione, ad una prima sommaria delibazione, risulta priva del necessario requisito di “fumus” atteso che: trattasi di contributo straordinario istituito non a sostegno delle perdite economiche subite dalle emittenti televisive locali, ma a beneficio della collettività ai fini del perseguimento dell’interesse pubblico della maggiore diffusione possibile delle informazioni istituzionali necessarie a fronteggiare l’emergenza sanitaria; la previsione legislativa di erogare il contributo in questione a quelle emittenti locali già inserite nella graduatoria di cui al DPR n. 146/2017 non appare manifestamente irragionevole, tenuto conto sia della necessità e dell’urgenza di individuare celermente le emittenti locali deputate a svolgere tale servizio sia della circostanza che le emittenti locali inserite nella graduatoria formata ai sensi del DPR 146/2017 sono state selezionate, tra i vari criteri, anche con riferimento ai dati auditel sugli indici di ascolto, il che sembra meglio garantire l’obbiettivo della massima diffusione delle informazioni istituzionali connesse alla diffusione del contagio da COVID – 19”.
Si tratta di un’ulteriore importante conferma – in sede giurisdizionale – della tenuta del Regolamento ex D.P.R 146/2017. Un regolamento che, a differenza della disciplina previgente che non differenziava l’attribuzione dei contributi in base a criteri di merito, premia i soggetti che investono nell’attività editoriale di qualità mediante l’impiego di giornalisti e dipendenti qualificati e l’utilizzo di tecnologie innovative. L’Associazione TV Locali in questi anni è sempre intervenuta in giudizio a supporto del Mise in difesa del regolamento contributi che sostiene un onere finanziario significativo a beneficio non solo degli associati, ma di tutto il settore.