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TV 4.0: il passaggio all’alta definizione inizia dal satellite

1 Dicembre 2020

Sono 6 i canali che nel mese di dicembre inizieranno a trasmettere solo in HD su TivùSat, anticipando lo switch off che su digitale terrestre avverrà con un primo salto tecnologico nel settembre 2021 (abbandono MPEG-2) e nel giugno 2022 (passaggio al DVB-T2). Dai primi giorni del mese di dicembre tre canali Discovery (Nove, DMax, Real Time), due di Comcast-Sky (Cielo e Tv8) e Tv2000 passano definitivamente alla diffusione in Alta Definizione (HD) sulla piattaforma tivùsat (la televisione gratuita via satellite italiana). Anche altri due canali Discovery (K2 e Frisbee) cambieranno tecnologia trasmissiva via satellite (DVB-S2) senza però passare all’alta definizione.

Dal 18 dicembre anche la Rai inizia la diffusione, in DVB-S2 di tutte e 23 le testate informative regionali (TGR), oltre ai programmi dedicati alle minoranze linguistiche del Trentino-Alto Adige e del Friuli-Venezia Giulia. Tale passaggio era inizialmente stato programmata per lo scorso aprile e poi rimandato a causa della pandemia.

Tra fine anno 2020 e gennaio 2021 sarà la volta dei canali Mediaset, i tematici free del Gruppo Iris, La5, Cine 34; Italia 2, Mediaset Extra, 20,TGCom24,Cine34, Boing, Cartoonito, Focus, e Top Crime inizieranno la migrazione al DVB-S2, da giugno, invece, inizieranno la migrazione al nuovo codec le reti ammiraglie a partire da Rete 4 (1° giugno) seguita da Italia 1 a ottobre, per finire con Canale 5 a dicembre 2021.

Anche per Cairo Communication  si partirà dal tematico La7d, ricevibile solo con ricevitori HD o 4K  a partire da fine anno, contestualmente è verrà acceso su satellite anche La7 in HD, ma lo spegnimento dell’SD di questo canale è programmato più avanti.

Fra i canali già trasmessi in HD su satellite si segnala anche Paramount Network di Viacom oltre a tutta l’offerta Rai, completamente in alta definizione. Da gennaio arriverà anche HGTV di Discovery a completare l’offerta HD dell’emittente sul satellite free. Con l’arrivo di HGTV i canali visibili in HD su Tivùsat saranno 57, 6 volte superiore a quelli attualmente disponibili sul digitale terrestre. In definitiva possiamo affermare che c’è un processo  di interruzione del simulcast dei canali SD da parte emittenti per abbracciare il nuovo e più avanzato standard S2 / Mpeg4.

Perché il passaggio. La migrazione nasce da un’iniziativa spontanea delle emittenti per anticipare e trainare i passaggi dell’utenza al digitale di seconda generazione, ma anche da una scelta di razionalizzazione aziendale, poiché su Tivùsat i canali oggi diffusi sia in SD (MPEG2 ) sia in HD (MPEG4), implicano un maggiore consumo di banda.

Si ricorda che lo standard DVB-S2 dal 2021 diventerà lo standard unico per quasi tutti i restanti canali della piattaforma in analogia con quanto succederà su tutto il territorio nazionale, per tutti canali, nazionali e locali sul digitale terrestre il 1 settembre 2021.

Conseguenze per industria e utenti. La migrazione ha costi di aggiornamento delle tecnologie, e logistici (è il caso ad es. di Raiway, ad esempio, che ha dovuto centralizzare il segnale dalle sedi regionali Rai 3, a Saxa Rubra, per l’uplink verso il satellite). La scelta, comune a quasi tutti i broadcaster, di partire con i canali tematici, è indice del rischio di perdita di visibilità con la parte di pubblico più lenta nell’aggiornare i terminali di ricezione. Sì perché per l’utenza della piattaforma satellitare free, come del resto il pubblico del digitale terrestre a settembre 2021, sarà necessario cambiare, in caso di ricevitori obsoleti, il proprio televisore o decoder. Per la prima discontinuità tecnologica (spegnimento MPEG-2) la verifica va fatta sulla ricevibilità dei canali HD esistenti, i primi numeri dopo la numerazione 500 del telecomando, per il digitale terrestre, i vari LCN relativi ai canali HD per Tivùsat. Per il secondo salto tecnologico, al DVB-T2 la verifica si effettua attraverso il “cartello HEVC approntato dai broadcaster su digitale terrestre” al canale 100 e 200 del telecomando. Si ricorda che i ricevitori in vendita dal 1° gennaio 2017 sono compatibili con i nuovi standard trasmissivi (i ricevitori certificati Tivùsat HD sono disponibili a scaffale a partire dal 2011) e che entrambi i terminali di ricezione (terrestre e satellitare, come del resto IP), possono godere del bonus TV, sconto per un massimo di 50 euro erogato per ogni famiglia a basso reddito.

Gli effetti pratici del cambiamento imminente su satellite riguarderanno tutti coloro che hanno ancora un decoder Tivùsat SD (con sintonizzatore DVB-S): gli utenti per continuare a vedere questi canali dovranno acquistare un nuovo decoder Tivùsat HD o 4K o un nuovo TV certificato tivùsat (quindi dotato di tuner satellitare e ricerca automatica dei canali secondo l’ordinamento [LCN] di tivùsat) e inserirvi una CAM tivùsat HD o 4K.

 

Per maggiori informazioni si può consultare

www.tivusat.tv/S2

Banda 700

 

 

 

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Tags | Bonus Tv, DVB-T2, MPEG-2
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