“Alla voce ‘transizione digitale’ non ci sono solo le grandi riforme destinate a cambiare – negli anni – la pubblica amministrazione, la sanità, l’istruzione: c’è anche un appuntamento ravvicinato e concreto, che nei prossimi mesi porterà milioni di famiglie a doversi disfare del loro vecchio televisore” è l’incipit de “Il punto” di Paolo Pagliaro (Otto e Mezzo, La7) alla transizione della TV digitale. La rubrica fa luce su una transizione che passa sotto traccia, nonostante i possibili impatti sul pubblico – con milioni di famiglie che devono ancora aggiornare i ricevitori TV per affrontate i due momenti di discontinuità tecnologica – spegnimento dell’MPEG 2 già il 1° settembre prossimo e passaggio al DVBT-2 a fine giugno 2022; e sull’industria televisiva, qualora tali famiglie non arrivino pronte a questi appuntamenti. Industria televisiva che ha garantito, a partire dal gennaio 2020, come previsto per legge e in piena pandemia, tutte le operazioni per predisporre tale transizione, che, si ricorda è volta a liberare frequenze per il 5G.
Il servizio cita i dati CRTV sui televisori da aggiornare, ricorda l’esistenza del bonus TV per le famiglie meno abbienti e del bonus per il riciclo dei televisori, presto in arrivo, anche questa misura per cui l’Associazione si è spesa in tutte le sedi istituzionali, in un’ottica di sostenibilità ambientale. E conclude: “La speranza è che i bonus, affiancati da un’ efficace campagna di comunicazione, possano rianimare un mercato che, nonostante le scadenze ravvicinate, è quasi immobile. Non c’è l’attesa corsa ai decoder. Ma se tutto resta com’è, il salto tecnologico rischia di risolversi in un disastro per chi la tv la vede e per chi la fa”.