Diritto d’autore. “L’Italia e la Francia s’impegnano a consultarsi e cercare posizioni comuni al fine di promuovere e preservare il diritto di autore, base dell’attività di creazione e fonte di vitalità dei settori culturale e creativo in Europa”. E’ questo l’incipit della dichiarazione congiunta dal governo italiano e francese sul tema del diritto d’autore nel contesto della riforma UE firmata il 2 maggio. Confindustria Radio Televisioni accoglie con favore tale iniziativa che recepisce molte delle istanze sostenute dall’Associazione in tutte le sedi istituzionali dove si discute di diritto d’autore nel quadro più ampio della strategia per il Mercato Unico Digitale (DSM).
L’Associazione condivide gli obiettivi generali della riforma – ossia “favorire l’accesso dei consumatori alle opere, ma anche sostenere la giusta remunerazione dei creatori e la continuità dell’economia della cultura, la diversità delle opere realizzate e la libertà di scelta del pubblico” – richiamati all’inizio della lettera. Condivide anche – in linea di massima e fatte salve le posizioni espresse dalla concessionaria di servizio pubblico nelle competenti sedi internazionali – i principi di diritto che il nuovo asse italo-francese intende tutelare e promuovere.
Fra quelli da preservare la lettera richiama la territorial ità del diritto d’autore, “chiave di volta per il finanziamento e la diffusione della cultura” e la libertà contrattuale. Al riguardo CRTV si è più volta espressa (da ultimo a commento della proposta di regolamento UE per l’esercizio del diritto di autore e dei diritti connessi per la ritrasmissione di programmi radiotv) a favore dell’applicazione del principio del paese di origine agli atti di esercizio del diritto d’autore e dei diritti connessi rimarcando come sul principio dell’esclusività territoriale si basi la remunerazione degli aventi diritto, e il valore di determinati diritti pregiati; pertanto secondo CRTV è opportuno esplicitare nell’articolato dei provvedimenti che viene fatta salva la libertà negoziale delle parti ed eventuali esclusive territoriali.
Fra i principi da promuovere, l’equa ripartizione del valore tra i creatori e gli intermediari “che caricano in modo massivo materiale protetto da copyright, senza contribuire al relativo finanziamento” e l’equa concorrenza fra questi ultimi e gli editori di servizi che viceversa “hanno pagato i diritti necessari”. Più specificamente nella lettera si richiede: un chiarimento dello status delle attività degli intermediari in termini di diritti d’autore; un ritorno alla concezione originaria del diritto di comunicazione al pubblico (diritto esclusivo di autore e aventi diritto di autorizzare le diffusioni), indebolita nella proposta di riforma della Commissione UE; la ricerca di soluzioni contrattuali prima di creare nuove eccezioni al diritto d’autore; garanzie che il quadro europeo di tutela del diritto di autore non sia rimesso in discussione nell’ambito di altre iniziative UE (es. contenuti digitali, geo–blocking, accessibilità nell’ambito del DSM, o concorrenza). La nota congiunta si chiude con un accento sull’enforcement, l’aggiornamento e l’armonizzazione a livello UE, “definiti urgenti e indispensabili”.
Tutela della territorialità dei diritti di autore, delle esclusive e della libertà contrattuale; equa ripartizione (value gap) fra tutti gli intermediari, anche online; equa concorrenza ed estensione degli ambiti di responsabilità o almeno di responsabilizzazione a questi ultimi; ma anche rafforzamento dell’enforcement della tutela del diritto d’autore online, attraverso il coordinamento internazionale degli strumenti e la condivisione delle best practice (fra cui il Regolamento AGCOM), sono i temi cardini della posizione associativa di CRTV sul diritto di autore all’interno della strategia per il DSM.
L’iniziativa italofrancese si è attivata nel contesto della riforma del quadro europeo della disciplina sul diritto di autore intrapresa dalla Commissione UE dallo scorso settembre ora in discussione al Parlamento UE. Si ricorda che tale riforma prevede una serie di provvedimenti diversi per ambito e applicabilità: una Comunicazione contenente i principi generali in materia; una proposta di Direttiva sul diritto d’autore nel mercato unico digitale, una proposta di Regolamento con norme relative all’esercizio del diritto d’autore e dei diritti connessi applicabili a talune trasmissioni online degli organismi di diffusione radiotelevisiva e ritrasmissioni di programmi televisivi e radiofonici; una proposta di direttiva e regolamento relativi alle eccezioni. Ma aspetti relativi alla tutela del diritto di autore compaiono anche in altri provvedimenti proposti dalla Commissione UE nell’ambito della strategia del DSM, fra cui la revisione della direttiva sui servizi audiovisivi, il regolamento cabsat e il regolamento sulla portabilità, per citarne alcuni. Confindustria Radio Televisioni non ha mancato di richiedere nelle sedi istituzionali un coordinamento delle definizioni all’interno dei diversi provvedimenti promossi in ambito DSM, come pure delle eventuali sovrapposizioni. Sul tema del diritto di autore c’è stata una consultazione, e un corposo “impact assessment”: alla luce delle complessità definitorie, di concetto e di disciplina sarebbe opportuno prevedere inoltre un supplemento di valutazione di impatto. Se non altro al fine di valutare le ricadute del sistema di nuove norme riconducibili alla tutela del diritto di autore sui volumi produttivi europei e sui relativi prezzi e modalità negoziali.