Aumento dei fondi per il progetto Europa Creativa, nuovo programma Digital Europe, accordo per garantire l’immediata rimozione dei contenuti terroristici online, nuovo fondo di garanzia per le PMI: la chiusura del 2020 vede un’intensa attività politica e di iniziativa normativa negli organismi europei. Nel frattempo, a fine anno si consuma l’uscita del Regno Unito dall’Unione con tre scenari per la Brexit.
Europa Creativa, incremento del 25%. Accordo politico raggiunto tra il Parlamento europeo e gli Stati membri dell’UE anche sul nuovo programma Europa creativa (2021-2027), per cui si sono appena conclusi i negoziati in sede di trilogo e si attende l’approvazione finale dei testi giuridici (da parte del Parlamento europeo e del Consiglio). Come noto il programma Europa creativa è lo strumento faro a sostegno dei settori culturali e creativi ed è l’unico concepito dall’UE specificamente per sostenerli. “Con una dotazione di bilancio specifica di oltre 2,4 miliardi di €, di cui 1,8 miliardi a prezzi correnti e un’integrazione aggiuntiva di 600 milioni di € a prezzi 2018, il nuovo programma continuerà a promuovere la diversità culturale e linguistica, il patrimonio culturale e la competitività” recita la nota della Commissione. La sezione MEDIA continuerà a sostenere progetti con una dimensione europea e internazionale. L’attuazione del nuovo programma è prevista per l’inizio del 2021, per restare in vigore fino al 2027. I progetti di Europa Creativa in corso dell’attuale programma (2014-2020) relativi al Regno Unito continueranno anche nel 2021, nonostante la Brexit. Il desk britannico chiuderà il 31 marzo.
Digital Europe, nuovo programma per la promozione di tecnologie innovative. Intelligenza artificiale, cybersicurezza e trasformazione digitale, per un bilancio complessivo di oltre 7,5 miliardi di euro. Parlamento e Consiglio hanno raggiunto un accordo preliminare per l’istituzione del nuovo programma europeo Digital Europe, che sarà attivo per tutta la durata del QFP 2021-2027. L’iniziativa mira a promuovere la diffusione su larga scala di tecnologie all’avanguardia, come l’intelligenza artificiale e gli strumenti di sicurezza informatica, accelerando la transizione digitale dell’economia europea. Nel dettaglio, sono cinque le aree cruciali i cui progetti riceveranno i finanziamenti di Digital Europe: informatica ad alte prestazioni; intelligenza artificiale; sicurezza informatica; competenze digitali avanzate; implementazione e uso ottimale di capacità digitali e interoperabilità. Il programma mira inoltre a rafforzare il network europeo di innovazione digitale, fornendo a PMI e pubbliche amministrazioni l’accesso alle competenze tecnologiche di cui necessitano. L’accordo provvisorio sarà ora sottoposto prima all’approvazione del Coreper, e poi all’adozione del Consiglio.
Accordo politico su rimozione contenuti terroristici online. A valle del Consiglio della scorsa settimana si registra anche l’accordo politico tra il Parlamento europeo e il Consiglio sulla proposta di regolamento sulla prevenzione della diffusione di contenuti terroristici online. Gli elementi principali del compromesso sul testo inizialmente proposto dalla Commissione includono: la regola di un’ora (le piattaforme online sono obbligate a interrompere la diffusione dei contenuti terroristici, più dannoso nelle prime ore dopo la sua comparsa, il prima possibile); gli effetti transfrontalieri (UE) degli ordini di rimozione; la definizione di contenuto terroristico in linea con la direttiva sulla lotta al terrorismo; meccanismi di reclamo (per il ripristino di contenuti rimossi per errore); cooperazione rafforzata tra le autorità nazionali ed Europol; obblighi per i fornitori di servizi di affrontare in modo proattivo l’uso improprio dei loro servizi; trasparenza e responsabilità garantite da rapporti annuali; capacità sanzionatorie per gli Stati membri. Non sfugge come alcune di tali previsioni, come ad es. l’obbligo di proattività per uso improprio e l’obbligo di tempestività di intervento, quest’ultimo fondamentale anche per il danno economico, dovrebbero essere elementi cardine anche per la tutela dalla diffusione illegale di contenuti. Il regolamento deve ora essere formalmente adottato dal Parlamento europeo e dal Consiglio.
Fondo di Garanzia Paneuropeo per PMI. Infine la Commissione europea ha anche dato il via libera alla creazione del Fondo di Garanzia Paneuropeo da 25 miliardi, gestito dalla Banca europea per gli investimenti (Bei) per sostenere le aziende colpite dall’epidemia di coronavirus. Per l’antitrust europeo è in linea con le norme sugli aiuti di Stato. Il Fondo dovrebbe mobilitare fino a 200 miliardi di euro di finanziamenti aggiuntivi per sostenere principalmente le piccole e medie imprese colpite dall’epidemia nei 21 Stati membri partecipanti, tra cui l’Italia.
Brexit: no deal, no deal temporaneo o new deal. Con la fine dell’anno e le feste natalizie alle porte si avvicina un’altra scadenza importante, quella relativa alla Brexit. Il Capo negoziatore UE Michel Barnier ha spiegato che rimangono divergenze sui tre dossier chiave, il c.d. “level playing field” (la parità di condizioni economiche per evitare concorrenza sleale), la pesca e la governance. Barnier ha evocato una “via stretta” per arrivare a un accordo con il Regno Unito e tre scenari possibili: 1) se si dovesse trovare un accordo su pesca e level playing field, il Parlamento europeo avrebbe ancora la possibilità di dare il proprio assenso; 2) negoziare ad oltranza fino alla fine dell’anno, determinando così un “no deal temporaneo” in attesa della ratifica del Parlamento europeo. Dal 1° gennaio il Regno Unito uscirebbe comunque dal mercato unico e dall’unione doganale; 3) “No deal” vero e proprio, con un periodo più lungo di stallo. In quel caso Barnier ha proposto che le porte restino aperte per proseguire le discussioni, ma con un formato negoziale diverso.