Adottate le misure per rispondere alle preoccupazioni espresse della Commissione in merito alla conformità alla “direttiva sulla concorrenza” (direttiva 2002/77/CE), alla “direttiva autorizzazioni” (direttiva 2002/20/CE) e alla “direttiva quadro” (direttiva 2002/21/CE): con queste motivazioni è stato archiviato il procedimento di infrazione aperto dalla Commissione europea (direzione antitrust) nei confronti dell’ Italia relativo all’assegnazione delle frequenze da destinare al servizio televisivo digitale terrestre (DTT).
La procedura era stata aperta nel 2007 (a ridosso dello switch off della TV via etere da analogico a digitale) quando la Commissione aveva inviato un parere motivato all’ Italia. L’Italia ha adottato misure per rispondere alle preoccupazioni espresse dalla Commissione, compresi l’avvio e il completamento di una procedura per l’assegnazione delle frequenze DTT in Italia. Sono inoltre prevedibili cambiamenti significativi nel settore DTT nel contesto del processo di “refarming” in corso, che prevede i in base al quale gli Stati membri dovranno trasferire le frequenze DTT dalla banda 700 MHz, che sarà utilizzata per le comunicazioni mobili. A seguito di un attento esame dei fatti relativi al caso e dei pertinenti sviluppi del mercato e normativi, la Commissione ha concluso che non fosse più opportuno proseguire la procedura. Il testo relativo all’archiviazione è accessibile nel Pacchetto infrazioni di maggio, al punto “10. Concorrenza”.