“Dopo il richiamo di Mario Draghi al “Whatever it takes”, quello di ieri è sembrato un Vertice all’insegna del “N’importe quoi” (M. Cristina Scarfia, delegazione UE Confindustria).
Avevamo indicato l’importanza della giornata di ieri, giovedì 26 marzo, a livello UE per trovare delle soluzioni urgenti condivise soprattutto sui meccanismi di finanziamento europeo della liquidità. Il risultato del vertice di oggi, il fermo “no” dei tedeschi, degli olandesi e degli austriaci verso strumenti di solidarietà economica per rilanciare l’economia del Continente ha indotto un’ulteriore pausa di riflessione, di 14 giorni. Il vertice di 6 ore dei capi di stato UE ha portato a casa solo un impegno a trovare degli strumenti di finanziamento condivisi, senza citare né l’organismo né il meccanismo di riferimento di eventuali strumenti di finanziamento della liquidità (es. Coronabond). Una delle questioni centrali è se ricorrere a tali meccanismi attraverso il Mes (Meccanismo Europeo di stabilità). Tale meccanismo, come sottolineato dal Presidente Conte, è previsto per crisi asimmetriche, e non “simmetriche” (ossia che coinvolgono tutti gli Stati Membri UE) come l’attuale; e, soprattutto, ha vincoli forti, di controllo e rientro del debito pubblico, inadatti, secondo i Paesi più sofferenti, all’attuale situazione emergenziale. Dagli incontri di ieri l’Europa esce con un voto positivo del Parlamento Europeo alle misure proposte dalla Commissione, ma l’avallo finale spetta sempre al Consiglio UE; con compiti di coordinamento per l’Eurogruppo sulle proposte che perverranno dai singoli Stati Membri ;e con compiti per la Presidente della Commissione UE e del Consiglio UE Michels di presentare proposte di lungo periodo concordate con le altre istituzioni UE. Contemporaneamente si è svolto un consiglio straordinario del G20, sempre in videoconferenza che si è impegnato a: iniettare liquidità (5 miliardi di dollari) per salvaguardare l’economia globale; combattere la pandemia attraverso un maggior coordinamento internazionale, affrontare le “disruption” nel commercio internazionale (dazi).
Consiglio UE: stallo. Dopo sei ore di videoconferenza, con il rischio di una fumata nera, il Consiglio europeo si è concluso con un “accordo” che impegna la presidente della Commissione Ursula von der Leyen e il presidente del Consiglio europeo Charles Michel a presentare proposte di lungo periodo da concordare con le altre istituzioni: non menzionati il MES, né gli eurobond / coronabond, né uno stop al Patto di stabilità.A conferma dello stallo nel trovare un’intesa, i Ventisette hanno deciso di chiedere ai ministri delle Finanze di presentare loro nuove proposte entro 14 giorni (l’Italia aveva chiesto 10 giorni).
Parlamento europeo: OK alle misure urgenti proposte dalla Commissione.Riunito per la prima volta in una sessione Plenaria in videoconferenza,che ha visto un’ampia partecipazione degli Eurodeputati, il Parlamento UE ha approvato, con larghissime maggioranze, le misure urgenti in risposta al Covid-19 proposte dalla Commissione. Fra queste l’Iniziativa d’investimento in risposta al coronavirus, destinata a canalizzare al più presto 37 miliardi di euro dai fondi UE per i cittadini, le regioni e i Paesi più colpiti dalla pandemia del coronavirus. I fondi saranno diretti ai sistemi sanitari, alle PMI, ai mercati del lavoro e alle altre parti vulnerabili delle economie degli Stati membri UE; l’estensione del Fondo di solidarietà dell’UE per le emergenze sanitarie pubbliche. Le misure, entrambe sotto forma di regolamenti direttamente applicabili, renderanno disponibili fino a 800 milioni di euro per i Paesi europei nel 2020. Con il via libera del Parlamento, ora toccherà i Ministri dei 27 Stati membri adottare la posizione del Parlamento europeo affinché possano essere pubblicate in Gazzetta Ufficiale ed entrare in vigore.
G20: liquidità per 5 miliardi e dazi. Sempre nella giornata di ieri i leader del G20 si sono riuniti in una videoconferenza per valutare quali possibili misure adottare per far fronte all’emergenza coronavirus. Nel comunicato finale del vertice virtuale, evocando l’espressione whatever it take sdi Mario Draghi, i leader si impegnano ad iniettare 5 mila miliardi di dollari nell’economia mondiale per superare l’impatto sociale, economico e finanziario della pandemia. Nel corso dell’incontro, il Presidente cinese Xi Jinping avrebbe chiesto ai partner del G20 di rimuovere i dazi come misura per incoraggiare una ripresa globale dopo lo shock economico.