Entro giovedì 10 novembre l’Irlanda potrà fare appello alla Corte Europea di Giustizia contro la decisione della Commissione sul caso Apple dello scorso Agosto. Secondo tale decisione l’Irlanda è stata obbligata a recuperare 1,3 miliardi di euro (il 10% del totale fiscalità elusa) in base al regime favorevole costruito con i due ruling (“interpelli”) ottenuti da Apple nel Paese. Tale regime ha permesso ad Apple di pagare tasse di circa lo 0.005% in 2014 sui profitti europei, di fatto configurando lo sconto fiscale in un aiuto di stato. Secondo uno studio dell’OCSE (l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) del 2015, le imposte eluse dalle multinazionali oscillano tra i 100 e i 240 miliardi di dollari l’anno, ossia tra il 4 e il 10 per cento del gettito globale delle tasse sulle imprese.
Tra i precedenti analoghi di condanna della Commissione europea si ricordano: 2015, Lussemburgo per la concessione di aiuti fiscali selettivi alla Fiat; 2015 Paesi Bassi per gli aiuti concessi a Starbucks; nel 2016, Belgio per avere favorito 35 multinazionali. Investigazioni sono in corso sul trattamento concesso dal Lussemburgo ad Amazon e Mc Donald’s. Si ricorda che sul tema è attualmente al vaglio del Senato il Disegno di legge 2526 del Senatore Mucchetti “Misure in materia fiscale per la concorrenza nell’economia digitale”