Quota dedicata nel Recovery Fund, come auspicato da CRTV con altre associazioni di settore, strumento specifico di investimento (Media Invest), iniziative per l’informazione e attenzione ai media locali. La visione della commissione per il digitale assume la forma di un ambizioso piano d’azione decennale per sostenere la ripresa e la trasformazione dei settori dei media e degli audiovisivi settori, “particolarmente colpiti dalla crisi del coronavirus ed essenziali per la democrazia, la diversità culturale e l’autonomia digitale dell’Europa”.
Decennio digitale. Il piano d’azione (Media & Audiovisual Action Plan, MAAP) si declinate in tre aree di attività – ripresa, trasformazione, e strumenti – e 10 azioni concrete:
- Ripresa. Nell’ambito dello strumento per la ripresa e la resilienza (Recovery Fund), ciascun piano nazionale di ripresa e resilienza destinerà un livello minimo del 20% della spesa al digitale indica la commissione. Le misure volte a promuovere la produzione e la distribuzione di contenuti digitali, come i media digitali, saranno prese in considerazione ai fini di tale obiettivo. È questo un tema su cui Confindustria Radio Televisioni si era fatta promotrice insieme alle maggiori associazioni del settore audiovisivo (Anica, Apa, Ape, Cartoon) attraverso una lettera congiunta ai referenti istituzionali. Il piano d’azione mira a:1) facilitare l’accesso al sostegno dell’UE attraverso uno strumento dedicato nel contesto del quadro finanziario pluriennale 2021-2027, ma anche attraverso i piani nazionali; 2) stimolare gli investimenti nel settore audiovisivo attraverso una nuova iniziativa MEDIA INVEST, il cui obiettivo è mobilitare investimenti pari a 400 milioni di € in un periodo di 7 anni; 3) Lanciare un’iniziativa “NEWS” per raggruppare azioni e sostenere il settore dei mezzi di informazione. Il progetto pilota prevede investimenti da fondazioni e partner privati, accesso a prestiti coperti dalla garanzia InvestEU, sovvenzioni, e un forum europeo dei mezzi di informazione con particolare attenzione ai media locali.
- Trasformazione. Sostenere la trasformazione verde e digitale del settore:4) Incoraggiare spazi europei di dati per i mezzi di informazione per la condivisione e l’innovazione dei dati; 5) Promuovere una coalizione industriale di realtà virtuale e rafforzata europea inclusiva di un laboratorio; 6) Favorire discussioni e azioni per aiutare l’industria a diventare climaticamente neutra entro il 2050.
- Strumenti e capacità. Dotare cittadini e imprese europee di maggiori strumenti e capacità. Le azioni prevedono di: 7) Avviare un dialogo con l’industria audiovisiva per migliorare l’accesso ai contenuti audiovisivi e la loro disponibilità in tutta l’UE; 8) Agevolare i talenti mediatici europei, anche promuovendo la diversità dietro e davanti all’obiettivo e sostenendo le start-up del settore;9) Dotare i cittadini di maggiori strumenti e capacità, rafforzando, fra l’altro, l’alfabetizzazione mediatica e la creazione di un’aggregazione alternativa indipendente delle notizie;10) Rafforzare la cooperazione tra le autorità di regolamentazione nell’ambito del gruppo dei regolatori europei (ERGA).
Fra le criticità individuate dalla Commissione la frammentazione del mercato, la crisi del coronavirus, con un calo delle entrate pubblicitarie, il crollo delle sale cinematografiche e la stagnazione della produzione a fronte della crescita piattaforme con “quote di mercato considerevoli”, che compromettono” l’autonomia strategica del settore dei media e degli audiovisivi dell’UE”. Per quanto riguarda i mezzi di informazione, la nota cita il calo delle entrate (gli introiti pubblicitari sono diminuiti tra il 30% e l’80%) e la disinformazione online, associati all’emergere di “deserti informativi” in alcune parti d’Europa, l’adozione limitata di tecnologie digitali da parte del settore. Nelle intenzioni la maggior parte delle azioni delineate verrà avviata già nei primi mesi del 2021, attraverso consultazioni con le parti interessate.
Il piano o d’azione per i media e gli audiovisivi, recita la nota stampa, va di pari passo con il piano d’azione per la democrazia europea, presentato anch’esso il 3 dicembre, che mira a rafforzare la libertà e il pluralismo dei mezzi di informazione in tutta Europa. Nelle dichiarazioni della Presidente della Commissione Vestager, della Vicepresidente Jourová e del Commissario per il Mercato Interno Breton, rispettivamente: il riconoscimento delle difficoltà del settore, del ruolo di pilastro dei media per la democrazia europea e la volontà di delineare un piano industriale a lungo termine.
Per maggiori informazioni
Piano d’azione su “I media europei nel decennio digitale”
Scheda informativa sul sostegno ai giornalisti e al settore dei media
Progetti finanziati dall’UE a sostegno della libertà e del pluralismo dei media