Nuove norme e strumenti per rafforzare le autorità nazionali antitrust nell’applicazione delle norme sulla concorrenza nell’Unione: la Commissione UE ha presentato ieri, 22 marzo 2017 una proposta di direttiva che “intende creare un vero e proprio spazio comune di applicazione delle norme sulla concorrenza” recita il comunicato, a partire dalle Autorità nazionali, che hanno contribuito a svolgere molto del lavoro dell’Unione in materia. Secondo dati della Commissione dal 2004 al 2014 la Commissione e le autorità nazionali garanti della concorrenza hanno adottato più di 1000 decisioni, su un ampio ventaglio di casi in tutti i settori dell’economia: nel decennio le autorità nazionali hanno adottato più dell’85% di tutte le decisioni di applicazione delle norme antitrust dell’UE.
L’accento della direttiva è in particolare sull’imparzialità e l’indipendenza delle autorità nazionali da enti pubblici o privati e sull’adeguatezza degli strumenti a disposizione di queste ultime: a partire dalle risorse finanziarie ed umane, per passare al conferimento di poteri ispettivi per raccogliere prove pertinenti (includendo ad es. il diritto di ispezionare i telefoni cellulari, i computer portatili e i tablet) ed arrivare a meccanismi sanzionatori (proporzionati e dissuasivi). A quest’ultimo riguardo la proposta contiene ad es. norme sulle responsabilità della società madre e delle eventuali imprese subentranti, al fine di impedire che si possa sfuggire ad eventuali ammende mediante una ristrutturazione societaria; è prevista inoltre la possibilità per le autorità nazionali, visto il numero crescente di società operanti a livello internazionale di imporre ammende anche a quelle imprese responsabili di infrazioni che non hanno sede legale nel loro territorio. La proposta dispone inoltre programmi di “trattamento favorevole” coordinati miranti a incoraggiare le imprese a denunciare l’esistenza di cartelli illegali, dietro presentazione di prove al riguardo.
Con la proposta di direttiva la Commissione dà seguito a un percorso di verifica dei primi dieci anni di applicazione delle norme antitrust UE (il 1 maggio 2004 è entrato in vigore il Regolamento (CE) n. 1/2003) avviato nel 2014 e sfociato nella consultazione pubblica (novembre 2015), sul rafforzamento dei poteri delle Autorità antitrust. Per l’applicazione delle norme antitrust dell’UE la Commissione europea e le autorità nazionali garanti della concorrenza degli Stati Membri collaborano strettamente nel quadro della Rete Europea della Concorrenza (European Competition Network ECN) organismo all’interno del quale si è svolto molto del lavoro preparatorio del nuovo provvedimento.
La Commissaria responsabile della politica di concorrenza, Margrethe Vestager, ha dichiarato: “Vogliamo che tutte le autorità nazionali siano in grado di adottare decisioni in piena autonomia e dispongano di strumenti efficaci per reprimere e sanzionare eventuali violazioni. Non dimentichiamo che un mercato unico ben funzionante rappresenta un vantaggio sia per le imprese che per i consumatori europei” e ha aggiunto “Questa proposta non riguarda la creazione di nuove norme sulla concorrenza ma il miglioramento dell’applicazione delle norme esistenti da parte degli Stati membri in collaborazione con la Commissione. Si tratta costituire garanzie e norme minime di responsabilizzare le autorità nazionali per raggiungere il loro pieno potenziale” (leggi le dichiarazioni di Margrethe Vestager)
La strumento della direttiva, che una volta approvata necessita di recepimento nel diritto interno di ogni Stato membro, “consentirà di rispettare le specificità nazionali”. La proposta sarà ora trasmessa al Parlamento europeo e al Consiglio per l’adozione, in linea con la normale procedura legislativa.
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