“Assicurare la semplicità d’uso del sistema di ordinamento automatico dei canali nonché garantire il rispetto delle abitudini e preferenze degli utenti” sono questi gli obiettivi del provvedimento approvato dal Consiglio dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. L’Autorità, nella nota che anticipa la pubblicazione del provvedimento, atteso entro la fine della settimana, ha confermato la ripartizione e la struttura degli archi di numerazione così come consolidata nel decennio di applicazione del precedente Piano. Era questa la soluzione caldeggiata anche da CRTV che sul tema era stata audita dall’Autorità all’inizio del mese di marzo, richiedendo garanzia di certezza a tutela degli utenti e degli investimenti.
La nota anticipa che con riferimento alle numerazioni pregiate del I arco (i numeri da 0 a 99), sono stati confermati gli spazi per l’emittenza nazionale nonché assicurati quelli per l’emittenza locale di qualità e legata al territorio (numeri da 10 a 19 e da 71 a 99). Inoltre, in attuazione delle disposizioni normative, sono stati riservati ai consorzi e alle intese di emittenti locali i numeri da 71 a 74 nel I arco di numerazione e da 171 a174 nel II arco di numerazione.
Il provvedimento conclude gli interventi affidati ad Agcom dalle leggi di Bilancio 2018 e 2019 per fornire un quadro di regole certo e stabile per la gestione ordinata del riassetto del sistema radiotelevisivo conseguente al cd. refarming della banda a 700 MhZ. Il nuovo Piano di numerazione automatica dei canali (Piano LCN) per la televisione digitale terrestre è destinato ad operare a partire dal 2022.