Confindustria Radio TV

  • Home
  • Chi Siamo
    • Profilo
    • Organi Sociali
      • Consiglio di Presidenza
      • Consiglio Generale
      • Revisori dei Conti
      • Probiviri
    • Commissioni
    • Struttura
    • Statuto
  • Associati
    • Associati Nazionali
    • Radio Locali
      • Profilo
      • CONSIGLIO DIRETTIVO
      • Associati
    • Tv Locali
      • Profilo
      • CONSIGLIO DIRETTIVO
      • Associati
  • Normativa
    • Archivio Legislativo
    • Circolari
    • Dossier
    • CCNL
    • Position Paper
  • Ufficio studi
    • Crono Mappe RTV
      • Crono TV
      • Crono Radio
    • Studio Radio e Tv
    • Focus
    • Mk pubblicitario
    • Dati Macroeconomici
    • Dati e Analisi
  • Comunicazione
    • Newsletter
      • Radio Tv News 2020
      • Radio TV News 2019
      • Radio TV News 2018
      • Radio TV News 2017
      • Radio TV News 2016
      • Radio TV News 2015
    • Comunicati Stampa
    • Rassegna Stampa
    • Assemblee e Convegni
      • Assemblea 2017
      • Assemblea 2016
      • Assemblea 2015
      • Convegni
    • Gallery
    • Le Aziende Comunicano
    • Glossario
  • Contatti

Disinformazione, UE: la comunicazione della Commissione

10 Giugno 2020

La UE si arma per combattere l’infodemia, sullo fondo i problemi legati alla responsabilizzazione delle piattaforme. In una comunicazione congiunta pubblicata sul sito la Commissione UE valuta le iniziative contro la disinformazione sul coronavirus e propone la strada da seguire. La comunicazione viene presentata dai due Vicepresidenti, Vera Jourova (Valori e trasparenza) e l’Alto Rappresentante per la politica estera e la sicurezza comune Josep Borrell (carica cha fa capo anche  al Consiglio UE) in base all’incarico conferito dai leader europei nel marzo 2020 di “contrastare con decisione la disinformazione e rafforzare la resilienza delle società europee”. “La pandemia di coronavirus è stata accompagnata da un’ondata massiccia di informazioni false o fuorvianti, compresi tentativi da parte di soggetti stranieri di influenzare i cittadini e i dibattiti pubblici nell’UE” continua il comunicato, a sottolineare la portata e l’urgenza del tema. Nelle intenzioni infatti la comunicazione propone una risposta immediata e concreta che può essere avviata in tempi rapidi.

Le azioni intraprese. Al primo posto la comunicazione, indica il comunicato: durante la crisi l’UE ha intensificato le proprie attività volte ad informare i cittadini sui rischi e a rafforzare la cooperazione con altri soggetti internazionali per contrastare la disinformazione. La Commissione continua a sfatare i miti che circondano il coronavirus tramite una pagina web che ha totalizzato più di 7 milioni di visualizzazioni. Il servizio europeo per l’azione esterna, assieme alla Commissione, ha intensificato la comunicazione strategica e potenziato la diplomazia pubblica nei paesi terzi, in particolare Russia e Cina, sul sito web EUvsDisinfo più di 550 narrazioni di disinformazione provengono da fonti pro-Cremlino.

eu disinformazione

La cooperazione ha rappresentato un altro pilastro della lotta contro la disinformazione e ha previsto il  coordinamento con:  Parlamento europeo e il Consiglio e tra istituzioni dell’UE e Stati membri, che ha utilizzato canali consolidati, quali il sistema di allarme rapido e i dispositivi integrati per la risposta politica alle crisi dell’UE che saranno ulteriormente sviluppati; partner internazionali, compresi tra gli altri l’OMS, il meccanismo di risposta rapida del G7 e la NATO; paesi terzi (pacchetto “Team Europa”),  attraverso il rafforzamento del monitoraggio delle violazioni della libertà di stampa. Infine, la Commissione indica che “continuerà a cooperare con le piattaforme digitali e a sostenere la rete di cooperazione per la tutela dei consumatori delle autorità nazionali per contrastare pratiche che hanno indotto all’acquisto a prezzi eccessivi di prodotti inefficaci o potenzialmente pericolosi, che violano la normativa in materia di tutela dei consumatori”. Un altro versante della tutela online da presidiare con attenzione.

Il nodo della responsabilizzazione delle piattaforme rimane tuttavia il tema di fondo della questione e su questo purtroppo l’azione della Commissione appare ad oggi meno efficace nell’immediato. Nel comunicato si parla di “comprendere”, citiamo testualmente “è importante in primo luogo distinguere tra contenuti illegali e contenuti dannosi ma non illegali; occorre poi considerare la labilità dei confini tra le varie forme di contenuti falsi o ingannevoli: dalla disinformazione, che è per definizione intenzionale, alla cattiva informazione, che può essere involontaria. La motivazione può variare, da operazioni di influenza mirate condotte da soggetti stranieri a ragioni puramente economiche. Ciascuna di tali sfide richiede una risposta calibrata. È inoltre necessario mettere a disposizione una maggiore quantità di dati per il controllo pubblico e migliorare le capacità analitiche”. Cautele e distinguo comprensibili, forse, per il contesto emergenziale, meno per i percorsi generali già avviati e che richiedono azioni più incisive. Il riferimento è al codice di buone pratiche sulla disinformazione. La Commissione ne parla nella parte relativa alle azioni di “trasparenza” intraprese, dove indica che sono necessari ulteriori sforzi, più trasparenza, appunto e maggiore responsabilità (NB: sempre in ambito Covid-19) e richiede: relazioni mensili  sulle azioni svolte per promuovere contenuti autorevoli, limitare la disinformazione sul coronavirus e gli annunci pubblicitari a essa relativi; maggiore cooperazione con i verificatori di fatti – in tutti gli Stati membri e in tutte le lingue, sulla base delle attività dell’osservatorio europeo dei media digitali, di recente istituzione, l’UE potenzierà ulteriormente il sostegno ad essi offerto; maggiore trasparenza sull’attuazione delle politiche intese a informare gli utenti che interagiscono con la disinformazione. La Commissione esorta infine “altre parti interessate” a sottoscrivere il codice. In realtà come già sottolineato in passato, il Codice nasce con delle buone intenzioni (Stakeholder Forum, Gruppo di Esperti), ma produce solo un “minimo sindacale”: una autoregolazione, sottoscritta solo dalle maggiori piattaforme online con la controparte pubblicitaria, con un successivo approfondimento per la comunicazione politica a ridosso delle elezioni UE dello scorso anno. Soprattutto, si tratta di autoregolazione basata sulle “best” practice già autonomamente adottate dalle piattaforme, ossia  difficili da monitorare, comparare, misurare ai fini dell’efficacia nel raggiungere gli obiettivi proposti, come sottolineato dal recente rapporto dei regolatori europei ERGA e confermato dalla consulenza indipendente attivata dalla Commissione. Tutte risultanze che richiedono il ricorso a forme effettive di co-regolazione, al minimo, ma che si possano prevedere forme di trasparenza effettiva (relative ai principi alla base degli algoritmi di personalizzazione delle informazioni, per es.), eventuali strumenti di intervento e sanzioni, forme di dialogo strutturato con gli altri stakeholder del sistema informativo.

eu disinformazione

 

Il contesto DSA, e-privacy. Sono tutte queste considerazioni che si auspica informeranno il lavoro sulla legge sui servizi digitali (Digital Single Act – DSA espressamente citata dal comunicato), sulla quale si sono attivate nei giorni scorsi due consultazioni pubbliche: una relativa alla responsabilizzazione delle piattaforme online e una eventuale regolazione ex ante delle stesse, l’altra relativa a nuovi meccanismi antitrust per il contesto digitale. CRTV parteciperà con un proprio contributo. È questo un appuntamento importante, insieme alla ripresa del dossier della e-privacy – per inciso fra gli obiettivi della prossima presidenza tedesca del semestre europeo, che si avvia a luglio – per applicare principi e norme condivise all’ambiente digitale. Secondo il programma di lavoro rivisto dalla Commissione lo scorso marzo, la proposta relativa al DSA dovrebbe essere formulata, a valle delle consultazioni, entro la fine dell’anno. Oltre al DSA la Commissione ha indicato che le azioni proposte confluiranno nelle attività future dell’UE in materia di disinformazione, anche all’interno del “piano d’azione europeo per la democrazia”, per il momento appare accantonato il Media Action Plan (o forse confluisce all’interno di quest’ultimo).

Il ruolo dei media, informazione attendibile e verificata. “La crisi ha fornito una testimonianza del ruolo dei media liberi e indipendenti quali servizio essenziale, che fornisce ai cittadini informazioni attendibili e verificate, contribuendo a salvare delle vite. L’UE intensificherà il proprio sostegno a media e giornalisti indipendenti nell’UE e a livello mondiale” recita il comunicato, che prosegue: “La Commissione invita gli Stati membri a intensificare gli sforzi profusi per garantire che i giornalisti possano lavorare in sicurezza e a valorizzare al massimo la risposta economica dell’UE e il pacchetto per la ripresa per sostenere i media colpiti duramente dalla crisi, rispettando nel contempo la loro indipendenza”.

La pandemia in definitiva si è rivelata una cartina tornasole per evidenziare ruoli ed azioni intraprese dagli stakeholder del sistema: si spera che le evidenze emerse in periodo emergenziale informino coerentemente le successive misure della UE.

Allegati:

Scheda informativa

Print Friendly, PDF & Email
Tags | Commissione UE, Covid 19, disinformazione, UE
 0
Condividi

Articoli correlati

Comunicato stampa Associazione tv locali

Decreto Rilancio: varato il fondo emergenze emittenti locali

21 Maggio 2020
privacy shield

La Corte UE invalida il Privacy Shield, le conseguenze per le piattaforme

20 Luglio 2020
sicilia

Sicilia, contributi Covid per emittenti radiotelevisive locali

15 Febbraio 2021

Radio, le due facce dell’emergenza sanitaria: pubblico fedele, pubblicità incerta

4 Novembre 2020
Previous Post Disinformazione, AGCOM: sì alla commissione parlamentare d’inchiesta
Next Post Investimenti pubblicitari FRANCIA, raggiunti €15 MLD nel 2019

Login

  • Password persa

Tag CRTV

Radio Tv News Tv Locali Covid 19 GDPR UE fake news MISE Facebook Emergenza Coronavirus Unione Europea investimenti pubblicitari Televisione Nielsen DAB Internet CRTV copyright Agcom Radio Franco Siddi Commissione europea Mediaset Radio Locali Rai Confindustria Radio Televisioni OTT Associazione TV Locali Privacy newsletter banda 700

Categorie

  • AGCM
    (21)
  • AGCOM
    (133)
  • AUDITEL
    (9)
  • Banda 700
    (82)
  • Canali TV Italia
    (22)
  • Comitato Media e Minori
    (6)
  • Comunicazioni elettroniche
    (6)
  • Contributi emittenza locale
    (67)
  • DAB
    (59)
  • Diritti connessi
    (8)
  • Diritto d'Autore
    (42)
  • DTT – Digitale terrestre
    (89)
  • IES
    (3)
  • Investimenti pubblicitari
    (65)
  • Le Aziende Comunicano
    (11)
  • Mercato
    (38)
  • MISE
    (122)
  • PAR CONDICIO
    (7)
  • Privacy
    (61)
  • Pubblicità online
    (34)
  • Radio e TV Locali
    (165)
  • Radiofonia
    (146)
  • RAI
    (42)
  • Servizio Pubblico
    (21)
  • SIC
    (5)
  • Studio Economico Radio
    (6)
  • Studio Economico TV
    (10)
  • TER
    (10)
  • Unione Europea
    (208)
  • Video on-demand
    (13)
Viacom
Radio Dimensione Suono
Radio Kiss Kiss
Gruppo 24Ore
TV2000
Tivù
RTL
Rai
Radio Italia
QVC
Persidera
Mediaset
La7
Giglio Group
HSE24
Eutelsat
Elemedia
Discovery
DFree
  • Home
  • Comunicazione
  • Studi e Ricerche
  • Norme e Regolamenti
  • Privacy e Cookie


© Confindustria Radio Televisioni
Piazza dei SS. Apostoli 66 - 00187 ROMA - Tel: +39 06.93562121 - Fax: +39 06.69368541 - email: segreteria@confindustriaradiotv.it
Tutti i diritti riservati