Il 3 febbraio si sono svolte presso le Commissioni riunite VII (Cultura, scienza e istruzione) e IX (Trasporti, poste e telecomunicazioni) della Camera dei Deputati, in videoconferenza, le audizioni nell’ambito dell’esame delle proposte di legge C. 217 Maccanti e C. 648 Mollicone, recanti disposizioni per la prevenzione e la repressione della diffusione illecita di contenuti tutelati dal diritto d’autore mediante le reti di comunicazione elettronica. Nella giornata si segnala in particolare l’ intervento del Presidente di Agcom, Giacomo Lasorella, volto a illustrare la proposta di revisione del regolamento, attualmente in consultazione. Audita anche Fapav, CRTV è intervenuta con il Vicepresidente Stefano Selli e Anica.
Agcom. Rafforzare l’esistente proposta di modifica del regolamento con una legge e nuove risorse per l’Autorità, partendo dalla tutela rafforzata degli eventi sportivi live per poi estendere gli strumenti di intervento agli altri contenuti protetti dal diritto d’autore. è questo in estrema sintesi il contenuto dell’articolato intervento del presidente dell’Agcom, che è depositato agli atti.
L’intervento di Giacomo Lasorella, Presidente Agcom, è partito dalla constatazione che il diritto d’autore è un tema di fondamentale importanza per l’Autorità nel nuovo ecosistema digitale (trasmissioni via streaming) e che l’audizione offre l’opportunità per sottolineare il lavoro svolto da Agcom e l’unità di intenti e di direzione rispetto alle proposte di legge in esame. Il presidente ha quindi fatto un excursus storico, indicando come la legislazione in materia si è evoluta dal regolamento approvato nel 2013, che si è posto sullo scenario internazionale come best practice e punto di riferimento per l’evoluzione del sistema, nel suo affiancare un modello procedimentale e amministrativo – cautelare e sanzionatorio, immediato ed efficace – alla tutela dell’autorità giudiziaria. Il Regolamento è stato oggetto di due importanti modifiche: la prima, nel 2017, con la Legge 167/2017 (Legge Europea) che ha attribuito all’Autorità la facoltà di adottare provvedimenti cautelari per la tutela del diritto d’autore prevedendo il potere di disciplinarne la procedura. La seconda, nel 2020, con il cosiddetto Decreto Rilancio (34/2020), che ha attribuito all’Autorità il potere di adottare ordine nei confronti dei servizi della società dell’informazione che utilizzano, anche indirettamente, risorse nazionali di numerazione (servizi di messaggistica istantanea). A livello europeo, Lasorella ha ricordato che vi è stata una recente iniziativa della Commissione (risoluzione) che ha preannunciato l’adozione di una raccomandazione nel corso dell’anno, e l’avvio di una consultazione pubblica al riguardo: la risoluzione fa riferimento alla disponibilità sul mercato di software automatizzati in grado di individuare in maniera univoca le trasmissioni illegali di eventi sportivi, consentendo agli ISP di intervenire tempestivamente, pressoché in tempo reale. I titolari di diritti di eventi sportivi hanno manifestato la necessità di intervenire in tempi brevi, in quanto – come sottolineato anche dalla risoluzione del Parlamento europeo – la maggior parte del valore delle trasmissioni di un evento sportivo risiede nel fatto che esso è trasmesso in diretta. L’Autorità, su proposta del Consigliere Massimiliano Capitanio, ha di recente elaborato uno schema di modifica dell’attuale regolamento delibera n.445/22/cons, sottoposta a consultazione pubblica. L’obiettivo è quello di impedire o porre fine alle violazioni segnalate attraverso l’intervento degli Internet Service Provider. Lasorella ha affermato che le modifiche che l’AGCOM intende apportare al proprio regolamento sono essenzialmente tese a prevedere un intervento cautelare quanto più possibile immediato e finalizzato all’adozione di un ordine di disabilitazione, in linea con le previsioni normative delle due proposte di legge. Ha specificato che il meccanismo individuato consta di due passaggi: il primo concerne la possibilità, per il titolare di diritti audiovisivi sportivi, di chiedere all’Autorità di adottare un provvedimento cautelare contenente l’ordine di porre fine alla violazione dei diritti concernenti le manifestazioni sportive. La richiesta dà luogo a un’istruttoria da parte della Direzione competente con l’adozione del provvedimento cautelare entro tre giorni dal ricevimento dell’istanza. Tale azione di prevenzione presenta tuttavia delle criticità sulla capacità di prevenire l’adozione di “alias”, ossia di altri indirizzi che ripropongono il contenuto dell’indirizzo bloccato. A tal fine si prevede un secondo passaggio, una procedura ad attivazione eventuale, tesa a intercettare le esigenze di celerità relative alla disabilitazione dell’accesso. In base a tale procedura, i titolari dei diritti, che avevano presentato un’istanza di provvedimento cautelare, possono richiedere che i provvedimenti dell’Autorità contengano anche un ordine ai destinatari degli stessi di procedere alla disabilitazione dell’accesso a tutti gli altri siti tramite i quali vengono effettuate trasmissioni illegali e violazioni di diritti audiovisivi sportivi, con contestuale reindirizzamento a una pagina che viene redatta secondo le modalità dell’AGCOM e che spiega la natura dell’intervento svolto. Il Presidente ha segnalato che sono state previste una serie di cautele, fra cui il fatto che si richiede agli ISP di bloccare la trasmissione soltanto per il tempo della trasmissione. In merito alla scelta di attenzionare i soli eventi sportivi, Lasorella ha sottolineato che questi permettono di individuare con grande certezza i titolari dei diritti. Tale scelta, tuttavia, non esclude che in futuro, anche tramite un affinamento delle competenze e delle tecniche dell’AGCOM, non si possa applicare alla violazione di altri diritti d’autore.
Il Presidente ha concluso sottolineando che un intervento normativo di rango legislativo, chiarificatore dei poteri di intervento dell’Autorità, è senz’altro auspicabile. AGCOM si conformerà alle determinazioni adottate dal Parlamento, ha aggiunto il Presidente, che sarebbe opportuno rendere complementari e armonizzate. Ha sottolineato infine la necessità di dare all’AGCOM i necessari margini di discrezionalità tecnica per un’efficace implementazione delle misure, e risorse congrue.
Crtv. Il Vice-presidente di Confindustria Radio Televisioni e Direttore delle Relazioni istituzionali di Mediaset, Stefano Selli, dopo essersi associato ai ringraziamenti nei confronti delle Commissioni riunite, ha definito significative le previsioni delle due proposte di legge e molto importante il fatto che il Parlamento abbia preso consapevolezza della necessità e dell’importanza di un’azione sul tema. Ha auspicato, conseguentemente, una forte accelerazione sulle due proposte di legge, che avevano già avuto un primo passaggio favorevole in Commissione nella scorsa legislatura, alla luce dell’apparente condivisone unanime di tutte le forze politiche. Ha rammentato che tutto il settore televisivo vive sull’investimento e sull’esclusività del proprio prodotto, e che “l’evento calcistico a causa della pirateria rischia di subire un rilevante danno se non esiziale – si pensi all’ enorme pregiudizio per la Lega Calcio, il quale si può ripercuotere sul futuro di molte società”. Ha affermato che anche l’utente rappresenta una problematica significativa poichè in Italia il fenomeno della pirateria non concerne solo i più giovani, ma anche fasce adulte di popolazione, anche in ambiti culturali e sociali più elevati. Si dovrebbe pertanto porre più attenzione al ruolo della comunicazione, che oltre a sensibilizzare ed educare, dovrebbe essere mirata a far capire agli utenti che si tratta di illecito che determina sanzioni, anche molto pesanti.
In merito alle azioni di tutela nei confronti degli eventi live, ha concordato che vi possano essere delle estensioni a diversi prodotti audiovisivi. Ha ricordato che Mediaset è da sempre all’avanguardia per il contrasto al fenomeno della pirateria e del furto di contenuti, sostenendo una linea di contrasto divenuta giurisprudenza presso i Tribunali delle imprese di Roma e di Milano. Ha ringraziato della possibilità offerta ai soggetti maggiormente interessati e rappresentativi, di poter formulare suggerimenti e contributi.
Si ricorda che CRTV ha già anticipato all’Autorità, nei termini e le modalità previste dalla delibera 445, di voler fornire il proprio contributo in materia.
Fapav. Il Presidente di FAPAV, Federico Bagnoli Rossi, ha sottolineato l’importanza, nel rafforzamento del sistema, del Regolamento AGCOM, che ha consentito di bloccare siti massivi di pirateria. Ha rammentato la pervasività del fenomeno lungo tutto il territorio nazionale – i dati FAPAV quantificano nel 43 per cento della popolazione adulta, i soggetti che hanno commesso almeno un atto di pirateria, cifra che raggiunge il 51 per cento tra gli Under 15. La pervasività del fenomeno genera una perdita di fatturato diretta di circa 1 miliardo di euro, pari a 1,7 miliardi di euro se si tiene conto anche dell’indiretto.
Riservandosi di inviare commenti integrativi alle due proposte, Bagnoli Rossi ha anticipato le parole chiave che ha apprezzato nelle due proposte di legge: legalità, che assume una rilevanza ancora più strategica all’indomani della pandemia; tempestività, nella proposta di azione a 30 minuti dalla messa in onda o dalla presenza di un contenuto uploadato in maniera illecita; cooperazione e tecnologia, approvando l’apertura di ASSTEL nell’audizione del 2 febbraio, poiché una seria tutela dell’ecosistema digitale dell’industria audiovisiva si deve fondare sulla collaborazione tra i soggetti coinvolti. Ha accolto con favore il fatto che le due proposte di legge individuano per la prima volta il tema del Camcording (registrazione audio-video dei film all’interno delle sale) – il 90% dei film vengono piratati in sala, in quanto è un’attività fortemente remunerativa, specie in Paesi dove hanno luogo le anteprime. Ha sottolineato la rilevante criticità della vendita su Internet di servizi di anonimato, utilizzati non solo a scopi di pirateria ma per tutte le attività cyber-criminali. Ha rammentato la presenza nel DSA europeo del principio del “Know Your Business Customer”. Ha apprezzato il rafforzamento del delisting, in quanto i motori di ricerca devono collaborare al ridimensionamento del fenomeno e ha riaffermato la necessità di passare da un approccio di “Notice and Take-down” ad un approccio di “Notice and Stay-down”. Ha plaudito al rafforzamento degli interventi, tramite l’implementazione di blocchi dinamici e blocchi IP. Rispetto ai “soggetti segnalanti” previsti nelle proposte (si è parlato, tra l’altro, dei trusted flaggers), ha suggerito di utilizzare la definizione impiegata dal Regolamento dell’Autorità.Ha accennato infine all’opportunità di valutare il fenomeno delle IP-TV illegali come reati informatici e la possibilità di equiparare il reato di pirateria a quello di contraffazione.
Anica. Il Presidente di Anica, Francesco Rutelli, riguardo ai posti di lavoro a rischio, ha rammentato che sulla base di un’indagine commissionata dalla FAPAV sono circa 10.000 i posti di lavoro messi a rischio dalla pirateria audiovisiva: nella dinamica di progressivo sviluppo di professionalità all’interno del mondo audiovisivo, sostenuta dal Parlamento, la pirateria e il crimine informativo giocano un ruolo critico molto rilevante. In merito al carattere nazionale delle industrie cinematografiche e audiovisive, ha sottolineato che è interesse del Paese scongiurare l’espansione, il radicamento e la ramificazione di queste condotte criminali. Rispetto alla tempestività dell’intervento, ha segnalato la possibilità di estendere la proposta di azione a 30 minuti dalla messa in onda o dalla presenza di un contenuto uploadato in maniera illecita, anche alle prime cinematografiche.
In chiusura l’On. Mollicone, presidente, ha dichiarato che “le audizioni hanno riflettere su un’altra necessità, ossia quella di intervenire anche a monte sulla diffusione degli IP illegali della pirateria, problematica che riguarda anche i social network e le chat (Signal, Telegram facendo una riflessione, e provando a inserire questo aspetto nelle proposte di legge”. Ha rimarcato come la pirateria non riguardi solo il mondo sportivo ma anche l’editoria. Ha specificato che nel Comitato dei Nove (che svolge il primo esame degli emendamenti e dei sub-emendamenti relativi a un progetto di legge) ci saranno limature e miglioramenti al testo, e ha annunciato che le proposte, una volta giunti al testo unico, sono calendarizzate in Aula per il mese di marzo.