Radiocompass 2021 si fa in tre (eventi online) per raccontare la forza della radio, attuale e futura. L’evento organizzato da FCP Assoradio (Federazione Concessionarie Pubblicitarie) e Mindshare, è giunto quest’anno alla sua quinta edizione. Radiocompass 2021, organizzato in collaborazione con le concessionarie pubblicitarie 24 Ore System, Manzoni, Mediamond, Openspace, Prs, Rai pubblicità, Rds Adv e Teamradio, si svolgerà online e si declinerà in tre incontri distinti concentrati sulla situazione attuale della radio in Italia, e gli scenari futuri. Particolare attenzione sarà riservata al mercato pubblicitario, dando voce ad aziende e soggetti coinvolti: i tre appuntamenti, denominati La Radio rende, La Radio costruisce e La Radio innova/premia, sono previsti rispettivamente per il 15 aprile, il 6 maggio ed il 27 maggio. Il primo evento sarà dedicato all’efficacia delle campagne radiofoniche, presentando numerosi casi di successo; il secondo al ruolo della radio nel media mix; nel terzo si parlerà del futuro della radio, e verranno celebrate le migliori campagne e le iniziative più interessanti degli ultimi 18 mesi.
A lanciare gli incontri, il 29 marzo, sempre online sono intervenuti il Presidente di FCP Assoradio Fausto Amorese ed il Chairman & CEO di Mindshare Roberto Binaghi. Secondo quest’ultimo i tre webinar permetteranno di fare divulgazione e approfondimento sulla radio in quanto mezzo strategico per la comunicazione pubblicitaria (ROI, brand awareness), e anche tattico (media mix). Amorese, tracciando un bilancio sulla pandemia ha ricordato che la radio, lungi dal registrare un calo significativo degli ascolti, si è mostrata estremamente resiliente, e ha mantenuti livelli di ascolti elevati partendo dai suoi punti di forza – fattore compagnia, informazione e autorevolezza, interattività con il proprio pubblico. CRTV aveva dato conto di ben due indagini GFK per TER al riguardo. Tali punti di forza che si sono rilevati chiave per accompagnare la quotidianità dell’isolamento guideranno, si spera presto, la ripresa del mercato che si costruisce anche sui nuovi ascolti della radio, per piattaforme (digitale IP, podacst, radiovisione/visual radio) e device (es. smartphone). Si ricorda che quest’anno si preannuncia cruciale anche per la cosiddetta radio ibrida.
I dati, ieri, oggi e domani. All’arrivo del Covid-19 gli investitori pubblicitari hanno ridotto gli investimenti pubblicitari nella radio facendo registrare un –25% nel 2020 e un difficile inizio 2021 (-34% a gennaio; -31% a febbraio), con cali ben più alti per la radiofonia locale (-35-40% secondo le stime dell’Associazione Radio locali FRT). Si tratta di tracolli verificatisi in tutti i mercati europei durante la pandemia e dovuto alla percezione di fragilità per la dipendenza dall’ascolto in auto e nei processi di acquisto. I dati di ascolto per l’Italia hanno viceversa confermato come la radio anche in questa emergenza si sia mantenuta salda nelle abitudini degli italiani, trasformando consuetudini e modalità di ascolto. Sul futuro, i primi commenti indicano che il 2021 è ancora tutto da fare, i principali top spender prevedono investimenti in crescita con un rimbalzo da aprile in poi, e a campagna vaccinale completata, quando si tornerà progressivamente alla normalità. Il rimbalzo sarà positivo rispetto al 2020, e si spera si riallineerà al trend consolidati negli ultimi 5 anni (2014-2019, +17%, fonte AGCOM).