A livello di Unione Europea diversi gli incontri, iniziative e decisioni di interesse nel corso dell’ultima settimana.
Aiuti di Stato Italia. Il 20 maggio il Dipartimento per le Politiche Europee ha notificato alla Commissione europea il regime quadro in materia di aiuti di Stato contenuto nel decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 (Decreto Rilancio). Il 21 maggio, come noto la Commissione ha accelerato le procedure al riguardo (quadro temporaneo 19 marzo 2020, come modificato il 3 aprile e l’8 maggio 2020), ha approvato il regime “ombrello” italiano di 9 miliardi di euro. Si tratta del 28esimo aiuto approvato secondo la disciplina emergenziale Covid-19 per l’Italia, il primo è stato approvato il 19 marzo scorso.
Pacchetto di primavera, raccomandazioni Italia per una risposta coordinata al Covid. Un pacchetto per il semestre europeo riorientato per l’emergenza da Coronavirus .Il 20 maggio la Commissione UE ha proposto le consuete raccomandazioni specifiche per Paese, con le quali rivolge a tutti gli Stati membri dell’UE orientamenti di politica economica: quest’anno sono inserite nel contesto della pandemia di coronavirus, concentrandosi sulle sfide più urgenti che questa comporta e sul rilancio della crescita sostenibile. Le raccomandazioni toccano settori quali l’investimento nella sanità pubblica e la resilienza del settore sanitario, il mantenimento dell’occupazione mediante il sostegno al reddito dei lavoratori colpiti, l’investimento nelle persone e nelle competenze, il sostegno all’imprenditoria (in particolare le piccole e medie imprese) e la lotta contro la pianificazione fiscale aggressiva e il riciclaggio. Ripresa e investimenti, si richiede, devono andare di pari passo, ridefinendo l’economia dell’UE in vista della trasformazione digitale e della transizione verde. Riguardo al bilancio, quest’anno le raccomandazioni specifiche per paese sono di carattere qualitativo, si discostano dai consueti requisiti finanziari applicabili, e rispecchiano l’attivazione della clausola di salvaguardia generale. Riguardo al monitoraggio dell’evoluzione del bilancio (articolo 126, paragrafo 3, del trattato sul funzionamento dell’UE), la Commissione è tenuta a elaborare relazioni per gli Stati membri che nel 2020 prevedono di superare il limite del 3 % fissato per il disavanzo per motivi connessi al coronavirus (12 Paesi, fra cui l’Italia): per Francia, Belgio, Cipro, Grecia, Italia e Spagna le relazioni valutano anche se lo Stato membro ha rispettato il criterio del debito nel 2019, basandosi su dati confermati convalidati da Eurostat. Le relazioni tengono conto dell’impatto negativo della pandemia di coronavirus sulle finanze pubbliche nazionali, ma data l’incertezza causata dalla straordinarietà dell’impatto della pandemia sulla situazione macroeconomica e sul bilancio, la Commissione non ritiene opportuno in questa congiuntura decidere se assoggettare l’uno o l’altro Stato membro alla procedura per disavanzi eccessivi. Link al pacchetto del semestre europeo. Link alle raccomandazioni per l’Italia.
Consiglio Ecofin: in GUCE il regolamento SURE. I ministri hanno accolto l’adozione, mediante procedura scritta, del regolamento relativo al sostegno temporaneo per mitigare i rischi di disoccupazione in caso di emergenza (SURE). Lo strumento consente agli Stati membri di chiedere il sostegno finanziario dell’UE per contribuire al finanziamento degli aumenti repentini e severi della spesa pubblica nazionale – a partire dal 1º febbraio 2020 – connessi a regimi di riduzione dell’orario lavorativo e misure analoghe, anche per i lavoratori autonomi, o a determinate misure di carattere sanitario, in particolare sul posto di lavoro, in risposta alla crisi. SURE è una delle tre reti di sicurezza – del valore di 540 miliardi di EUR – per l’occupazione e i lavoratori, le imprese e gli Stati membri, approvata dall’Eurogruppo il 9 aprile 2020. I leader dell’UE hanno approvato l’accordo il 23 aprile e hanno chiesto che il pacchetto sia operativo entro il 1º giugno 2020. Il regolamento è stato pubblicato sulla Gazzetta UE del 20 maggio.
Eurogruppo sul Fondo per la Ripresa. Il 15 maggio l’Eurogruppo che aveva già concordato alcune caratteristiche fondamentali del fondo per la ripresa – il fondo deve essere temporaneo, mirato e commisurato ai costi straordinari della crisi e deve inoltre contribuire a ripartire i costi nel tempo e assicurare solidarietà agli Stati membri più colpiti – ha integrato queste linee concordate con una discussione strategica su caratteristiche, configurazione, portata e priorità della ripresa. Maggiori info qui.
Parlamento: 2 mila miliardi per rilanciare l’economia post COVID-19. Il 18 maggio gli eurodeputati hanno chiesto un pacchetto da 2mila miliardi per aiutare persone e imprese a far fronte alla profonda recessione economica causata da COVID-19. Il 15 maggio il Parlamento europeo ha chiesto alla Commissione europea di presentare un ampio piano per la ripresa economica per mitigare lo shock del coronavirus e porre le basi per un futuro sostenibile. Le ultime previsioni economiche presentate dalla Commissione europea a inizio maggio mostrano che la crisi sanitaria ha causato un grave shock all’economia. A seguito dell’interruzione improvvisa delle attività economiche e delle restrizioni al movimento delle persone, si prevede una contrazione pari al 7,5% per l’economia dell’UE nel 2020. Si tratta di una contrazione notevolmente peggiore rispetto a quella dell’autunno del 2009. Queste proiezioni potrebbero comunque sottostimare la portata effettiva della recessione, perché la ripresa delle attività economiche sarà graduale e a rischio di una seconda ondata del coronavirus. Maggiori info qui
Protezione dei lavoratori dagli agenti biologici: come classificare il COVID-19. La commissione per l’occupazione e gli affari sociali ha discusso il 20 maggio 2020 con la Commissione su come classificare SARS-CoV-2, responsabile di COVID-19, per proteggere la salute e la sicurezza dei lavoratori. Nello specifico si è discussa la proposta classificazione del virus SARS-CoV-2 nella categoria di rischio 3, la seconda più pericolosa di agenti biologici. La classificazione nel gruppo di rischio 3 significa che l’agente biologico può “causare gravi malattie umane e presentare un serio pericolo per i lavoratori; può presentare un rischio di diffusione nella comunità, ma di solito sono disponibili profilassi o trattamenti efficaci”. I virus SARS e MERS sono esempi di virus del gruppo di rischio 3. Ebola appartiene al gruppo di rischio 4. Il Parlamento ha il diritto di porre il veto a questa misura, entro un mese dalla sua adozione da parte della Commissione, prevista per l’inizio di giugno. Maggiori info qui
BEREC estende la scadenza per la raccolta di informazioni sui parametri OTT. I servizi over-the-top (OTT) sono di grande valore per i consumatori e le imprese e hanno un impatto importante sul mercato delle comunicazioni elettroniche. Tuttavia, a causa dell’assenza di competenze legali per le autorità nell’ambito del precedente quadro normativo, questo impatto non è mai stato quantificato. Per identificare le metriche e gli indicatori che le autorità nazionali di regolamentazione possono raccogliere, il BEREC prevede di organizzare un seminario su una raccolta di dati OTT armonizzata alla fine del 2020 e, di conseguenza, preparare una relazione nel 2021. Maggiori info qui:
Europa Creativa – MEDIA: inviti a presentare proposte 2020 Per info sui bandi sopraindicati, cliccare qui
Cybrsicurezza e tutela della privacy: stanziati oltre 40 milioni di EUR Il 20 Maggio la Commissione ha annunciato che impegnerà quasi 41 milioni di EUR, tramite Horizon 2020, il programma di ricerca e innovazione dell’UE, a sostegno di 9 progetti per lo sviluppo di soluzioni di cibersicurezza e tutela della privacy innovative. Maggiori info qui.
Editoria: ministri Ue, supportare settore contro fake news. Durante la discussione fra i ministri della Cultura europei del 19 Maggio “abbiamo toccato il tema del ruolo fondamentale dei media in questa crisi” causata dalla pandemia di Covid-19, “dell’importanza di mantenere la loro indipendenza e anche di assicurare un supporto adeguato al settore, che è cruciale per la nostra lotta comune contro la disinformazione”. Così Nina Obuljen Korzinek, ministro della cultura della Croazia che detiene la presidenza semestrale dell’Ue, al termine della riunione in videoconferenza con i suoi omologhi da lei presieduta Ansa Europa).