Task force dedicate alle fake sul Coronavirus, fra cui da ultimo quella istituita presso la Presidenza del Consiglio, i dati dell’ Osservatorio AGCOM, il fact checking proposto da Facebook Italia per Whatsapp sempre ad AGCOM. Le varie iniziative degli ultimi giorni convergono su una constatazione: al tempo della pandemia da Coronavirus le notizie false si diffondono con virulenza soprattutto online. E se viene confermato il ruolo imprescindibile giocato dal sistema informativo nel suo complesso (Osservatorio AGCOM) – fatto di editori responsabili presenti sul territorio e online – per contrastare i fenomeni di disinformazione in questo periodo emergenziale, risalta che ci si continua ad affidare a misure di autoregolazione e di iniziativa delle piattaforme online. Elementi su cui riflettere con istituzioni e politica.
Presidenza del Consiglio: task force per fake Covid-19 su web e social. Presso il Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio è stata istituita il 4 aprile l’”Unità di monitoraggio per il contrasto della diffusione di fake news relative al COVID-19 sul web e sui social network”. La task force è composta a livello istituzionale, oltre che dal Dipartimento per l’informazione e l’editoria (coordinamento), da rappresentanti del Ministero della Salute, e del Dipartimento della Protezione civile, in collaborazione con AGCOM (osservatore), ad una serie di consulenti esterni (art. 1.2), che opereranno a titolo gratuito. La task force ha tra i suoi compiti “l’analisi delle modalità e delle fonti di diffusione delle fake news, il coinvolgimento dei cittadini ed utenti social nel rafforzamento della rete di individuazione, il lavoro di sensibilizzazione attraverso campagne di comunicazione”, recita la nota sul sito del dipartimento, “una risposta alle insidie della disinformazione che rischiano di indebolire lo sforzo di contenimento del contagio”. La task force è istituita con decreto del Sottosegretario di Stato con delega all’Informazione e all’Editoria Andrea Martella. L’unità di monitoraggio svolgerà le attività fino al superamento dell’emergenza epidemiologica, per un periodo comunque non inferiore a un anno.
Web e social network sotto esame, lo strumento rimane l’autoregolazione. Nel decreto inoltre si rileva l’esigenza di garantire il coordinamento di una serie di iniziative, fra cui: Commissione UE, promozione di azioni per l’autoregolamentazione delle piattaforme digitali e attivazione di un’apposita sezione del sito istituzionale riservata alla rettifica di informazioni false o scorrette sull’attività dell’Unione europea per la gestione dell’emergenza sanitaria; Organizzazione Mondiale, fra le altre, comunicazione dell’8 febbraio 2020 concernente la collaborazione con le grandi compagnie digitali quali Facebook, Google, Tencent, Baidu, Twitter, TikTok, Weibo, Pinterest ed altre; iniziative di diverse Amministrazioni nazionali volte a favorire il riconoscimento e la confutazione dei contenuti non veritieri, fra le quali anche “COVID-19- Attenti alle bufale” sulla pagina istituzionale del Ministero della Salute.