Il 29 marzo si è svolta una giornata di incontro sulla radio, organizzata da Confindustria Radio Televisione e Sapienza Università di Roma, dipartimento CoRiS. Il programma è stato articolato in modo da presentare l’industria radiofonica nel più ampio sistema dei consumi audio, dove rimane centrale per declinazioni online, contenuti fruibili on demand, risonanza e presenza social, eventi. Il seminario ha inteso anche far dialogare direttamente gli studenti con i professionisti del settore. La giornata ha visto interventi di professionisti della radio e più in generale della filiera della produzione e distribuzione dei contenuti audio, accademici e ricercatori soprattutto nella mattinata, mentre nel pomeriggio professionisti, molti dei quali ex-studenti, e talent della radio si sono prestati a raccontare aspetti delle loro esperienze attraverso interviste e lo strumento della radio universitaria. Nella difficoltà di rendere la ricchezza di contenuti e punti di vista rappresentati, proviamo a tracciare una navigazione degli interventi, condividendo alcuni dei materiali, relativi alla parte dell’industria, che sono stati esposti nella mattinata e rimandando ai video della giornata.
La sessione mattutina, dopo gli indirizzi di saluto di Alberto Marinelli, Direttore del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale (CoRiS) e Prorettore alle Tecnologie innovative per la Comunicazione della Sapienza Università di Roma, e Franco Siddi, Presidente di Confindustria Radio Televisioni, ha visto l’intervento di Rosario Donato, Direttore Generale di Confindustria Radio Televisioni concentrarsi sui dati dimensionali – numero di operatori, ricavi, contesto nel più ampio settore creativo – dell’industria radiofonica italiana, in una breve esposizione dal titolo “Fare Radio è un’impresa”. Mihaela Gavrila, Professoressa di Entertainment and Television studies – Sapienza Università di Roma, ha fatto gli onori di casa e introdotto il seminario parlando del valore della radio nella storia, soprattutto nei Paesi dell’est, come del resto oggi in Ucraina, e nel contesto del corso da lei diretto.
Il panel dedicato agli scenari, moderato da Christian Ruggiero, Professore di Giornalismo radiotelevisivo – Sapienza Università di Roma e Claudia Mazzola, Direttrice Ufficio Studi Rai, si è aperto con l’intervento di Andrea Veronese, responsabile dell’Ufficio Studi CRTV, che ha illustrato “L’ecosistema audio-suono: modelli economici, operatori e tendenze nello scenario post- pandemia” con ricchezza di mappe e dati cha sono alla base del progetto Osservatorio audio-radio avviato da CRTV ad uso degli associati e finalità associative. Albino Pedroia, Docente e ricercatore – Université La Sorbonne di Parigi, LabRadio France ha illustrato l’andamento dell’audience radio con dati storici da 4 grandi mercati europei: un andamento che risente di cali, ma sostanzialmente resiste alla concorrenza – reach e durata d’ascolto tengono, come pure gli investimenti pubblicitari, l’offerta e i professionisti si adeguano. La sfida principale per il futuro: aggiornare i sistemi di misurazione dell’audience radiofonica. Due gli interventi sui podcast, a cura di Claudia D’Ippolito, Ricercatrice Senior IPSOS, che ha documentato le cifre sui consumi dei podcast, attraverso la loro indagine “I podcast nell’universo del Digital Audio”, e di Mirko Lagonegro, Founder & CEO di MDE Audio Strategy su “L’industry del podcast in Italia”, con una relazione incentrata sulle risorse generate dai podcast, pubblicità, ma anche branded content.
Nel secondo panel, dedicato agli operatori e moderato da Mihaela Gavrila, Marco Lanzarone, Vicedirettore Radio, Responsabile Canali Digitali – Rai, ha parlato di come il servizio pubblico stia andando incontro ai pubblici con canali tematici, contenuti on demand audio, e la factory di produzione anche visual costituita dagli studi digitalizzati di Via Asiago. La radio si avvicina ai pubblici con eventi sul territorio, dice Fausto Amorese, Direttore Radio Marketing & Advertising – Gruppo 24Ore, illustrando la realtà di una radio news e talk (Radio24) che, pur riferendosi a un pubblico più di nicchia e adulto, ha ottimi riscontri, soprattutto sul catch up. Gli eventi sul territorio, soprattutto musicali, con l’attenzione ai giovani, attraverso contenuti, talent e canali dedicati, sono la cifra di altri due editori radiofonici: RDS Radio Dimensione Suono, il cui General Manager, Massimiliano Montefusco ha indicato come la radio si stia ibridando su tutte le piattaforme con ottimi risultati; RTL 102.5 HIT Radio, per voce di Anna Maria Genzano, Direttrice Relazioni Interne, Esterne e Affari Istituzionali, che ha sottolineato un aspetto importante, spesso dimenticato: la radio è editore e proprietario della propria rete, che aggiunge resilienza, autonomia e accessibilità ad un’offerta professionale completamente gratuita , a differenza dei nuovi operatori online. I contributi di Enzo Mazza, CEO FIMI – Federazione Industria Musicale Italiana sul mercato musicale italiano – dimensioni, trend, formati, abitudini di consumo; di Mariano Fiorito, Direttore Generale SCF su diritto di autore e diritti connessi, struttura e numeri; e di Maurizio Gugliotta, Presidente di EarOne, società che analizza in dettaglio i consumi della musica in radio e costruisce le classifiche, hanno offerto una panoramica di alcuni operatori di filiera di questa industria. Nel panel anche Carlo Pahler, Presidente RadUni – Associazione Media e Operatori Radiofonici Universitari Italiani, che ha sottolineato l’interesse fortissimo manifestato dai giovani ad uno sviluppo professionale nel settore radiofonico.
Link alla registrazione della SESSIONE MATTUTINA 👉 https://bit.ly/3zj9kX3
Le conclusioni della mattinata sono state affidate alle istituzioni, nella persona di Laura Aria, Commissario Agcom. Alla Aria, come riconosciuto più volte nel corso della mattinata, si ricollegano i maggiori interventi per l’innovazione del settore (PNAF e DAB), con una presenza costante ed attenta in diversi ruoli all’interno dell’allora Ministero delle Comunicazioni e, ora, in Agcom. La Aria ha parlato degli ultimi interventi relativi al DAB – a breve verranno emesse linee guida definitive e i bandi per le frequenze alle radio locali – come una forma di “regolazione proporzionata”: innanzitutto il settore doveva poter accedere alle frequenze – e le ultime si sono liberate da poco, nella migrazione della tv al digitale di nuova generazione indotto dal rilasci della banda 700 ad usi 5G; è inoltre necessario, ha detto la Aria, garantire risorse adeguate, pubblicitarie in primis, e visibilità delle emittenti radiofoniche durante l’infrastrutturazione DAB, affinché esse possano investire nella nuova tecnologia trasmissiva. Un tema questo, che si lega alla richiesta fatta di CRTV di mantenere il simulcast FM/DAB fino al raggiungimento di livelli congrui di adozione della nuova tecnologia (penetrazione indoor, device, ascolti).
Il pomeriggio, meno strutturato e tecnico, ma ricchissimo di spunti e suggestioni, soprattutto per il dialogo instaurato con gli studenti, si è aperto con la presentazione della versione inglese del volume “Ecosistema Audio Suono” a cura di Paolo Morawski, già Vicedirettore Ufficio Studi – Rai e Marta Perrotta, Professoressa di Culture e formati della televisione e della radio – Università Roma Tre, introdotto da Alessandra Zupi, curatrice del libro.
La sessione “Il futuro è passato qui. Le Radio Universitarie come palestra di sperimentazione e formazione professionale” ha visto professionisti della radio formatisi nelle radio universitarie (i.e. Radio Sapienza e Radio RomaTRE) raccontare la loro esperienza. Trucchi del mestiere e condivisione di esperienze anche nel panel successivo, dedicato e professioni e linguaggi, dove si è parlato di informazione, conduzione radiofonica, regia tradizionale e digitale, podcast e nuove frontiere dello storytelling, visual radio, social network, programmazione musicale. Anche questo un parterre ricco di nomi e interazioni che si può rivedere dal link indicato di seguito.
Link alla registrazione della SESSIONE POMERIDIANA 👉 https://bit.ly/3ndsKcS
Richiamiamo infine le conclusioni di Mihaela Gavrila, Professoressa di Entertainment and Television studies – Sapienza Università di Roma, che ha contribuito con passione all’ideazione e organizzazione del seminario: “Questa giornata di studio e di riflessione è segno concreto della vocazione socializzante della radio, che ha riunito i principali attori dell’industria radiofonica e la comunità della formazione, con un chiaro progetto: dimostrare che l’universo dell’audio-suono trova spazio di amplificazione nella coorte dei giovani. L’incontro virtuoso tra le università e la radiofonia nelle sue declinazioni professionali e industriali potrebbe portare conseguenze positive in entrambi i settori: per il mondo della formazione sta avvenendo un maggiore avvicinamento alle pratiche creative, produttive e distributive, mentre la linfa rigenerativa dell’innovazione propria dell’hub scientifico e creativo delle università si può riversare negli spazi espressivi e operativi della radiofonia. Bisogna ricordare, inoltre, che nei momenti di difficoltà, come quelli degli ultimi anni, i media sono diventati preziosi alleati dei giovani. La radio nello specifico ha offerto un buon esempio, riconosciuto dai ragazzi, che dichiarano di ricavare soddisfazione e garanzie dai contenuti radiofonici”.
All’evento hanno partecipato anche le cattedre di Giornalismo Radiotelevisivo (Prof. Christian Ruggiero) e Data Journalism (Prof.ssa Marzia Antenore).